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ESCLUSIVA TB - Tosi: "Pisa macchina da guerra. Variabile Modena nella corsa playoff. La Reggiana vale di più. Cosenza: bravo Max, ora testa bassa sul manubrio. Il Frosinone risalirà. Mercato di gennaio? Un disastro e incide poco”

di Marco Lombardi
Tosi

Dal Pisa capolista al Frosinone fanalino di coda, passando per Modena, Reggiana e Cosenza. Ai microfoni di TuttoB.com. è intervenuto il direttore sportivo Doriano Tosi.  

Direttore, il Modena della nuova gestione Mandelli è partito con il piede giusto. Il recupero degli infortunati eccellenti (Pedro Mendes su tutti) potrà consentire ai canarini di ambire alla zona playoff?

“Guardando la classifica attuale, la storia è abbastanza netta: le prime tre, ovvero Pisa, Sassuolo e Spezia, lottano per i primi due posti, mentre le altre, dalla Samp in su, si contendono un piazzamento playoff. E in questo secondo gruppo c’è spazio un po’ per tutti perché in un fazzoletto di punti sono raccolte tante squadre, quindi basta una vittoria o una sconfitta per essere dentro o fuori. Il Modena è l’unica variabile. Io penso che i gialli possano fare un campionato più importante rispetto a quello fatto finora per tanti motivi (infortuni e situazioni varie…). Mentre le altre credo che grossomodo siano tutte al loro posto, tranne il Frosinone che dubito sarà laggiù alla fine del campionato e forse la Reggiana che può guadagnare qualche posizione. La classifica, però, ormai comincia a delinearsi. Ad ogni modo, la Serie B è un campionato talmente equilibrato e complesso che tutto può cambiare e un quadro preciso della situazione l’avremo solo a febbraio”.

A proposito della Regia, non ritiene quindi che l’altalenante ruolino marcia dei granata possa condannarli a un campionato di sofferenza?

“Credo che la Reggiana possa valere un po’ di più dell’attuale classifica… Infortuni a parte, perché come il Modena ha perso giocatori importanti, la squadra di Viali in tutte le partite che ho visto avrebbe potuto portare a casa più punti di quelli che ha incamerato. Detto questo, bisognerà gestire bene la situazione e far rendere al meglio un organico che, ribadisco, a mio parere vale di più della posizione di classifica che occupa. Non credo che la Reggiana possa arrivare ai playoff, piuttosto ritengo che abbia tutte le carte in regola per restare al riparo dalla zona playout, questo sì”.

Intanto il patron Amadei ha aperto alla cessione della società…

“È stata una sorpresa anche per me. So che a Reggio Emilia sta bene e si sente amato, ma probabilmente l’età e tante altre problematiche che lui ha nella sua azienda lo impegnano molto e le energie per fare tante cose cominciano a diminuire. Suppongo che stia pensando al suo futuro e a trovare qualcuno nell’ambito della provincia di Reggio che possa sostituirlo; senza escludere la possibilità di cedere a forestieri”.    

Sorprende il Cosenza di Max Alvini, con lei alla Reggiana nel recente passato: senza la penalizzazione di 4 punti, i calabresi ora sarebbero appaiati alla Cremonese al quinto posto.

“Stanno facendo cose meravigliose. Probabilmente neanche loro pensavano di poter fare tanto… Io resto convinto, comunque – e l’ho detto di persona anche ad Alvini –, che devono pensare a raccogliere altri 30 punti, senza sperare nei giudici dei vari organi sportivi. In sostanza il Cosenza dovrà viaggiare alla media di più di un punto a partita, quindi testa bassa sul manubrio e pedalare. Alvini ha davanti una bella impresa…”.  

Salendo la classifica, in testa c’è il Pisa, tallonato dal Sassuolo. Anche lei è del parere che gli uomini di Grosso siano destinati a prendere il sopravvento?

“Il Pisa ha un progetto che parte da lontano e che funziona. Adesso la squadra di Inzaghi sembra una macchina da guerra. Il Sassuolo, invece, lo reputo la squadra individualmente più forte in assoluto, un po’ come il Parma dell’anno scorso. Bisognerà vedere se i neroverdi riusciranno a mantenere un ritmo costante per tutto il campionato e se la società non cederà giocatori importanti a gennaio. Benissimo anche lo Spezia, che ha trovato gruppo, compattezza, ambiente; tutto funziona. Giustamente, quindi, sono queste le prime tre della graduatoria, nettamente distanziate dalle altre”.  

Qual è, a oggi, la delusione del campionato?

“Vedendo la classifica, è facile dire il Frosinone. Al di là della retrocessione, infatti, le aspettative erano ben diverse. Tuttavia, per capacità societarie piuttosto che per intraprendenza del direttore Angelozzi, io credo che i ciociari si risolleveranno. Come detto poc’anzi, ho dei grossi dubbi che saranno là in fondo alla fine della stagione…”.

E invece la rivelazione?

“Sono combattuto tra Spezia e Cesena, posto che hanno una classifica diversa. Entrambe stanno facendo un campionato al di sopra delle previsioni generali. Sono due belle realtà”.      

Dopo il mercato di gennaio inizierà un nuovo campionato?

“Non credo, perché non ci sono le possibilità di cambiare molto. Questo vale un po’ per tutte le squadre. Certo, potrà essercene qualcuna che prenderà il pezzo grosso, ma la stragrande maggioranza si limiterà a degli scambi che rientrano nella normalità delle cose. Purtroppo il mercato di gennaio è un disastro perché chi ha i giocatori bravi se li tiene e a muoversi sono gli esuberi piuttosto che gli elementi non funzionali. Ma se non servono da una parte, forse non sono utili nemmeno da un’altra… Quindi, esclusi rari casi, è un mercato di movimenti, sì, ma a mio giudizio incide poco sull’esito del campionato”.

Tra i giocatori saliti alla ribalta, chi l’ha impressionata maggiormente?

“Direi Shpendi del Cesena, un attaccante giovane, forte e di qualità. Un altro giocatore che a me piace tanto è Palumbo del Modena, uno che con la Serie B non c’entra niente; a parte le qualità tecniche, ha una grande voglia di fare bene: mi sembra un ragazzo di altri tempi, un trascinatore”.  

   

  

        


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Lunedì 18 Novembre 2024