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Lanciano, palloncini bianchi e applausi per l'ultimo saluto a Lorenzo

di Marco Romano
Fonte: www.ilcentro.gelocal.it

Lacrime e applausi. Abbracci e ricordi. In migliaia hanno accompagnato Lorenzo Costantini nel suo ultimo viaggio. Tutti uniti nel dolore e nel ricordo del calciatore di soli 20 anni morto di leucemia a Philadelphia, dove era andato a curarsi grazie a una gara di solidarietà. In prima fila la sua squadra, la Virtus Lanciano, presente al completo. Allenatore, staff e giocatori hanno onorato il compagno di squadra e si sono stretti intorno alla famiglia. E con loro migliaia di persone perché, come ha detto monsignor Cipollone "la speranza di vittoria non si è realizzata ma il bene creato attorno a Lorenzo resta".

Un concetto che l'arcivescovo di Lanciano-Ortona ha sottolineato nell'omelia: "e se il suo gol fosse immolare la sua vita perché cambi la vita di tutti? - ha chiesto ai presenti monsignor Cipollone - impariamo a impostare la nostra esistenza su solidarietà e amore", ha proseguito. Per poi continuare con un ricordo del giovane e del suo amore per il calcio: "Lorenzo sul campo di gioco era un difensore ma nella vita era un attaccante".

Anche gli amici hanno ricordato Lorenzo con una lettera letta davanti all'altare.

La cattedrale di Lanciano non è riuscita a contenere tutte le persone presenti. In centinaia hanno ascoltato sul sagrato la messa, diffusa attraverso dei megafoni. Una celebrazione sentita e commossa, durata più di un'ora. All'uscita del feretro dalla cattedrale tanti appalausi e centianai di palloncini bianchi.

Poi il viaggio verso il cimitero. Addio Lorenzo. Anzi, ciao.


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Martedì 07 Maggio 2024