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Perugia: Comotto appende gli scarpini al chiodo

di Daniele De Rosa
Fonte: Umbria TV

Momenti toccanti, ieri, a Pian di Massiano, durante la conferenza stampa congiunta tra il Presidente, Massimiliano Santopadre e, ormai, l'ex capitano del Perugia, Gianluca Comotto, che, come avevamo immaginato ha deciso di smettere con il calcio giocato, passerà dietro la scrivania. Ecco le sue parole:

"Sono qui a vivere il momento che avrei voluto non arrivasse mai, ma nel giro di 24 ore mi sono ritrovato lasciare il calcio giocato. Da capitano non ho voluto essere egoista e insieme alla società abbiamo preso la decisione più giusta. Una volta un grande calciatore con cui ho giocato mi ha detto che il momento giusto per smettere è quando a qualcuno dispiace ancora, e io penso che ho fatto la scelta al momento giusto. Mi ha mandato un messaggio mio padre che mi ha ricordato che da ormai 30 anni mi segue sui campi e le emozioni e i ricordi sono tanti. Alla fine se guardo la mia carriera mi reputo fortunato soprattutto perché ho incontrato una persona come Santopadre I ragazzi mi hanno chiesto di restare in gruppi e continuerò ad allenarmi e ad andare in panchina perché il regolamento me lo permette. Il Grifo ormai me lo sento addosso e nonostante io abbia giocato in A e in Champions la stagione più bella di tutte è stata quella del ritorno in B con la maglia del Perugia anche se in Lega Pro non ci avevo mai giocato. Sarò il primo "dirigente non giocatore" del calcio italiano. Una gara di addio? In realtà pagando una penale e c'è una piccola idea che covo nella mia mente ma preferisco tenerla per me. Il futuro? Di certo non farò l'allenatore che è il mestiere più difficile del mondo. Farò il dirigente e cercherò di farlo ad alti livelli, intanto sto potenziando l'inglese". Negli ultimi due giorni non ho dormito, ma adesso si guarda avanti".

Le parole di Santopadre, invece:

"Sono forse più emozionato di Comotto che prima di essere un calciatore è un uomo straordinario. Questo modo di lasciare però è forse meno traumatico, perché resterà con noi e ha già un futuro certo. Parliamo però di una persona di grande umiltà e con un'intelligenza che gli consentirà di apprendere presto tutto quello che c'è da apprendere. Per farvi capire quanto sono legato a lui vi dico che in ufficio ho ancora immortalato il nostro abbraccio dopo la vittoria del campionato nel 2014. Ringrazio Gianluca per tutto quello che ha fatto per noi in questi anni e questo ultimo gesto, che ci ha aiutato a risolvere una situazione complicata, fa capire quanto vuole bene al Perugia".

 


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