Inter, Mourihno non iscrive i figli a scuola a Como
Moratti sembra tranquillo: "Quella che sarà la risposta alla nostra curiosità l’avremo comunque dopo la partita di sabato". Ma il tecnico lascia indizi di un futuro trasloco. Ranieri: "In fondo mi mancherà"
"Il mio primo pensiero stamane? Che volevo leggere i giornali, perchè era piacevole l’idea di vedere qualcosa di positivo. Così è stato, e finalmente abbiamo tirato via un problema tra i tanti, uno dei tanti è stato risolto". Sono le parole del presidente dell’Inter Massimo Moratti il giorno dopo la conquista del diciottesimo scudetto nerazzurro. "È decisamente già tempo di voltare pagina - continua -, ci sono solo pochi giorni prima dell’altra partita, quindi ora è bene concentrarsi su qualcosa che è molto importante come la partita di sabato".
Ma la frase di Mourinho: ''Non mi sono sentito a casa e poi non c'e' stato piu' tempo per pensare" detta dal tecnico in um momento in cui tutto l'ambiente nerazzurro stava festeggiando il 18esimo scudetto lascia molti dubbi, o peggio pochi: il Real Madrid è già nel futuro del portoghese.
Moratti ha invece voluto parlare delle lacrime di Mourinho a fine gara. "Un segno di attaccamento o di addio? Nella vita bisogna interpretare tutto, ma non siamo obbligati. È anche un segno di grande umanità che ha dentro e di affetto nei confronti dei giocatori e del pubblico, direi che è una bellissima cosa, poi qualsiasi interpretazione diamo, quella che sarà la risposta alla nostra curiosità l’avremo comunque dopo la partita di sabato".
Se Mourinho decidesse di lasciare l’Italia sarebbe per un fastidio nei confronti del campionato italiano, non nei confronti dell’Inter. "No, non c’è nessun fastidio. C’è l’adattabilità di ciascuno di noi a certe situazioni, c’è il fatto che lui è libero di poterlo fare essendo straniero, e ci sono tante cose, però non è detto che lo faccia, anzi. È divertente come situazione di dover sempre combattere, in Italia e particolarmente all’Inter. Il fatto di non avere mai il massimo della soddisfazione perchè qualcuno cerca sempre di non dartela, e questo nella vita è un qualcosa che insegna molto e che ti fa anche piacere".
Queste le impressioni del presidente nerazzurro ma intanto Mourinho qualche indizio sulle sue future decisioni lo ha dato. Secondo un’indiscrezione circolata a Milano il tecnico dell’Inter campione d’Italia non avrebbe rinnovato l’iscrizione dei suoi due figli alla Scuola Americana nel Canton Ticino che hanno frequentato quest’anno. La scuola e’ a pochi chilometri da Lugano e molto vicina anche a Como, dove Mourinho abita con la famiglia da quando siede sulla panchina nerazzurra.
La notizia, per il momento non confermata, si e’ appresa da genitori di ragazzi compagni di scuola dei figli di Mourinho, che aggiungono di aver saputo che i Mourinho si sarebbero gia’ interessati per l’iscrizione dei ragazzi in una scuola madrilena.
Ma se Mourinho partisse lascerebbe dietro di se, anche se non si direbbe, un buon ricordo anche negli avversari. Per Ranieri, il giorno dopo lo scudetto mancato, e’ quello anche dei possibili saluti al tecnico portoghese che sembra sul punto di lasciare l’Italia.
‘’Se dovesse andare via mi mancherebbe - dice Ranieri - e’ un avversario tosto. Dell’allenatore penso bene, e’ un allenatore all’italiana, pratico, grande allenatore degno della nostra scuola. A livello umano dico che e’ intelligente, perche’ da’ titoli e ravviva il calcio italiano. Quello che mi da’ fastidio e’ quando va in collisione con gli altri, se lasciasse i toni alti, ma senza offendere sarebbe perfetto. Mi e’ piaciuto quando ha parlato di Sartre, e’ giovane e puo’ migliorare’’.