QS - Brescia-Reggiana, il doppio ex Neri: "Rondinelle favorite solo perchè giocano in casa"
"Il doppio ex Neri vede una sfida con tanti gol: 'Brescia favorito solo perché gioca in casa'", titola il Quotidiano Sportivo.
"Da tanto che le amo, vorrei che Reggiana e Rondinelle non si incontrassero mai. Nesta è un grande e devo chiedergli scusa...".
La chiacchierata con Maurizio Neri è stata un viaggio tra passato e presente, una vera full immersion nel mondo del calcio all’insegna della passione: l’ex bomber (nativo di Rimini) fra le altre di Reggiana e Brescia, oggi 58enne allenatore dell’Under 17 del Sassuolo, vive a Reggio Emilia da una vita.
In granata due parentesi: la stagione 1987-88 e la 1998-99 (29 presenze e 5 gol il totale dei due campionati). Con il Brescia il quinquennio 1993-1998 (178 presenze e 48 gol) e nel ’97 ha vinto la Serie B.
Maurizio Neri, sabato c’è Brescia-Reggiana.
"Vorrei che non si incontrassero mai, non posso non essere coinvolto emotivamente. La città di Brescia ha un affetto per me incredibile: non me ne vergogno a dirlo, mi emoziona davvero. Del resto sono stato capitano della squadra per quattro anni".
E Reggio?
"Semplicemente la città che mi ha adottato, quella che mi ha dato mia moglie e quella dove vivo. Sono un romagnolo: Rimini con Bellaria-Igea Marina sono casa, ma subito dopo ci sono Reggio e Brescia".
Andando al campo: che partita si aspetta?
"Entrambe stanno bene. La Reggiana ha perso una gara strana con la Ternana dopo un ottimo periodo. Il Brescia con Maran ha cambiato marcia; per me sarà una partita aperta con gol, senza tatticismi esasperati".
Chi ne farà di più?
"Mi aspetto equilibrio. Solo una cosa: conosco bene l’ambiente del ’Rigamonti’ e in percentuale dico 51-49 per il Brescia, ma unicamente perché gioca in casa".
Qual è la sua idea su questa Reggiana altalenante?
"Fin dall’inizio della stagione mi è sempre piaciuta. Le battute d’arresto ci stanno, l’importante è vivere tutto con serenità".
Le piace la squadra, quindi le piace Alessandro Nesta.
"Assolutamente. Abbiamo delle amicizie in comune, ho avuto occasioni per sentirlo. Lo ricordo da ragazzino: io ero alla Lazio, tra il ’91 e il ’93, e lui era un giovane della Primavera che spesso si allenava con noi. Tornando ad oggi: quando sei dell’ambiente in un certo senso ti conosci grazie anche a frequentazioni simili".
Un nome?
"Giuseppe Favalli, ex calciatore di Cremonese, Lazio, Inter e Milan: qualche mese fa è stato a Reggio e siamo andati a vedere un gara della Reggiana in casa. Con l’occasione avevo sentito Nesta al telefono: un ragazzo straordinario, gli ho fatto i complimenti per il lavoro a Reggio".
Vi siete detti altro?
"Mi ha invitato ad assistere ad un suo allenamento".
Che esperienza è stata?
"Me ne vergogno, ma purtroppo non sono ancora riuscito ad andarci per i vari impegni e mi scuso con lui. Ci tengo tanto, dovrò rimediare a tutti i costi".
Quando vede la Reggiana vede l’impronta di Nesta?
"Ho esperienza da anni nei settori giovanili, ma non ho mai allenato i ’grandi’, quindi non mi permetto di giudicare chi ha più vissuto di me. Però mi sono innamorato fin da subito di Nesta a Reggio come mister. Vero, all’inizio ci sono stati alti e bassi, ma è naturale: in campo la sua mano si vede eccome. E non solo tatticamente" [...].