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Pedullà: "Gravina non si dimette perchè in Italia funziona così: tutti attaccati alle poltrone, anche quando le cose vanno malissimo. Almeno lasciasse in pace la Reggina"

di Marco Lombardi
Pedullà

Nel suo editoriale su Sportitalia.com, Alfredo Pedullà non ha lesinato critiche all'indirizzo di Gabriele Gravina. 

“Gabriele Gravina ha ribadito ancora una volta, nel corso della sua intervista numero 1000, che non ha intenzione di dimettersi. Benissimo, anzi malissimo: se avesse seguito la lezione di uno dei suoi predecessori, Giancarlo Abete, lo avrebbe fatto nella stessa notte dell’umiliante eliminazione dai Mondiali, per la seconda volta consecutiva. Certo, lui ha continuato a dire che in fondo siamo i Campioni d’Europa, ma qualcuno avrebbe dovuto fargli notare un’altra cosa. Ovvero che se vinci la Champions e poi retrocedi in Serie B, appena pochi mesi dopo, tutti si ricordano dell’onta e non della prodezza antecedente. Meglio ancora: se non vai al Mondiale perché ti batte la Macedonia del Nord – con tutto il rispetto – da Campione d’Europa in carica dovresti sentirti ancora più piccolo. Invece, Gravina ha gonfiato il petto, un superego smisurato, neanche mezza riforma dopo averne promesse chissà quante nelle ore dell’umiliazione e avanti così. Gravina non si dimette perché in Italia funziona così: tutti attaccati alle poltrone, anche quando le cose vanno malissimo. Ma almeno eviti di dedicarsi alla Reggina, la lasci in pace, nessuno gli ha chiesto un parere. E troviamo spropositato (l’aggettivo sarebbe un altro, ci tratteniamo) che debba essere lui a dare un consiglio su come ripartire dalla Serie D. Gravina faccia il presidente federale e lo sta facendo malissimo (possiamo dirlo? Libertà di pensiero…) piuttosto che “passeggiare” sulla disperazione di un popolo che andrebbe rispettato dopo quanto accaduto. I tifosi della Reggina non hanno bisogno del giudizio di Gravina su come e quando ripartire, potrebbero restare anche un anno senza calcio, ma vanno lasciati “in santa pace”. Il presidente federale dovrebbe fare i fatti, qui siamo dentro un fiume di parole senza alcun tipo di profondità. Gravina decida pure di non dimettersi, resti in carica vita natural durante, ma i consigli alla categoria da assegnare alla Reggina sono uno dei punti più bassi della sua gestione. Sui famosi punti bassi, diciamo la verità, non basterebbe un pallottoliere per contarli tutti. Ma siamo Campioni d’Europa, champagne”.


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