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Il Mattino - Salernitana, sassi contro l'auto di Dia. Che però non denuncia

di Marco Lombardi
Dia

Avevano premeditato tutto e hanno agito di notte, come fanno i vigliacchi: teppisti in gruppo, in sella ai motorini, hanno affiancato lunedì sera la Mercedes guidata da Boulaye Dia, attaccante della Salernitana. Poi l'hanno ripetutamente colpita con pietre, sulla strada che il calciatore stava percorrendo per tornare a casa. Pochi minuti prima, il centravanti aveva appena segnato l'ultima tripletta sarà ceduto alla Lazio - con la maglia della Salernitana. I suoi gol avevano permesso alla squadra di pareggiare in extremis contro lo Spezia nei tempi regolamentari, di guadagnare la lotteria dei calci di rigore e poi di qualificarsi al turno successivo di coppa Italia.

Le indagini

Le forze dell'ordine indagano: sono state visionate le immagini provenienti dal circuito di videosorveglianza e chi ha lanciato la bottiglietta è stato già identificato. La Salernitana potrebbe anche applicare il codice etico nei confronti di questa persona: potrebbe inserirla nella blacklist e sospendere il suo abbonamento, se fosse già fidelizzata, oppure impedirle di acquistare biglietti in futuro. Dia era diventato l'idolo della tifoseria granata dopo il gol realizzato allo stadio Maradona il 30 aprile 2023, nel derby contro il Napoli. Poi tutto è cambiato e il rapporto con l'ambiente granata si è incrinato, fino allo strappo. L'accerchiamento della sua auto (il calciatore non ha riportato contusioni né ferite ma si è ovviamente spaventato) arriva al culmine di un lungo periodo vissuto da separato in casa, senza allenarsi con la squadra. In una battaglia legale senza esclusione di colpi, poi diventata meno cruenta per motivi di opportunità solo quando il giocatore è stato vicinissimo al trasferimento alla Lazio [...]. 

Nel nuovo contratto che Dia sta definendo con la Lazio sono ovviamente incluse le rinunce ai giudizi pendenti. Da un lato la querelle che poi è stata ricomposta. Dall'altro, il corto circuito e la rottura con l'ambiente, che non ha mai gradito le continue assenze dal campo di Boulaye. Non giocava dallo scorso 24 febbraio e la scelta di Martusciello di schierarlo in coppa Italia è stata presa senza tener conto di condizionamenti, ma preservando solo il lato sportivo, calcistico. I teppisti in motorino erano di avviso diverso. Dia ha giocato in un contesto di totale ostracismo ed è stato bersagliato con fischi ed insulti già durante il riscaldamento pre-partita. La sua avventura in granata termina nel peggiore dei modi: in fuga, inseguito. Non è più in cima alla classifica dei migliori realizzatori della Salernitana in Serie A, ma sul primo rigo dei calciatori ritenuti "maggiormente responsabili" della retrocessione dei granata, la peggiore di tutti i tempi. E il clima da regolamento di conti ha consegnato alla cronaca l'ultima, brutta pagina di incivile convivenza.

 

 

 

 

 

 

 

 


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