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Cagni: "La Samp è forte, dopo la sosta serve fare risultato. Ho litigato una vita con Zeman, perchè..."

di Marco Lombardi
Cagni

«Cosa servirà al rientro dalla sosta? Servirà toccare le corde giuste, e per esperienza personale serve fare risultato: poi tutto il resto verrà da sé, perché la squadra è forte. Ho litigato per una vita con Zeman, perché diceva che perdere 4-0 o 1-0 è la stessa cosa, sono sempre zero punti in classifica. Ma non è così, è molto diverso. Il risultato psicologicamente fa molto, nel calcio come in qualsiasi campo. L’estetica non c’entra niente: io devo fare risultato e prima di tutto non prendere gol. Il resto viene da sé, quando acquisisci serenità. Ma l’importante è non prendere gol, anche giocando male, perché fai risultato e psicologicamente dai un colpo alla squadra. L’allenatore sa che vive situazioni di questo tipo. Se non sai reggere la pressione dell’esonero, non sei adatto a fare questo mestiere al giorno d’oggi. Ma non penso che Sottil abbia di questi problemi. La prima cosa è sapere cosa fare: a Brescia, a 12 giornate dalla fine, la squadra aveva preso 52 gol e perso 7 delle ultime 9 gare giocate, ed erano già retrocessi. Secondo lei, quando sono arrivato, ho detto “Dobbiamo vincere”? E infatti abbiamo fatto 6 pareggi consecutivi, poi abbiamo cominciato a vincere. Su 12 partite giocate ne ho persa una. Ma perché li ho messi a posto a livello psicologico». Così Gigi Cagni, ex tecnico della Samp, ai microfoni di Sampnews24 .


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Lunedì 18 Novembre 2024