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Spezia, Juande: "Sono soddisfatto a livello personale, ma l'importante è il bene della squadra"

di Christian Pravatà
Fonte: www.acspezia.com

Pedina fondamentale per la squadra di mister Bjelica, lo spagnolo Juande ha incantato il pubblico aquilotto a suon di prestazioni maiuscole, guidando il centrocampo aquilotto come in pochi hanno fatto in passato, cogliendo anche il momentaneo titolo di calciatore più preciso della Serie B: "A livello personale sono molto soddisfatto, partita dopo partita ho trovato la forma e le giocate, ma ciò che mi rende veramente contento è l'andamento della squadra, perchè è il bene dello Spezia che mi interessa e non c'è spazio per pensari a vani traguardi personali. Veniamo da una vittoria importante, ultima di una striscia positiva che ci ha permesso di balzare ai primi posti della graduatoria ed il merito è di un gruppo davvero speciale, con valori sani, determinato ad onorare la maglia in ogni circostanza e personalmente cerco sempre di dare il mio contributo ogni volta che il mister decide di schierarmi. La Spezia è una città molto bella e tranquilla, qui posso concentrarmi sul calcio giocato, vivendo in serenità con la mia ragazza ed il mio obiettivo è quello di rimanere a lungo, cercando di aiutare lo Spezia a togliersi più soddisfazioni possibili. L'inizio di stagione non è stato semplice, la rosa era composta in prevalenza da giocatori nuovi, mister compreso, pertanto era inevitabile che servisse qualche tempo per trovare la giusta amalgama, ma ora ci sentiamo molto più forti rispetto alle prime uscite, seguiamo il nostro tecnico in tutto e per tutto e si è creato davvero un gruppo fantastico. Questa squadra qualità importanti e tutti stanno dando il proprio contributo alla causa, indipendentemente dall'età e dai minuti giocati, perchè nessuno fa mai rimpiangere gli assenti, ma al contrario sfodera prestazioni maiuscole che ne dimostrano non solo le qualità tecniche, ma anche la voglia di far bene per il bene della squadra. In questo periodo abbiamo diversi giocatori ai box, ma abbiamo recuperato altri giocatori di primo piano come Schiattarella che in questo momento ci sta davvero dando una grossa mano ed in generale quello che è davvero fondamentale è che tutti i giocatori in rosa sono importanti, non c'è spazio per l'individualità, la nostra forza è il gruppo. Il mister dice che sono timido e che dovrei alzare la voce in mezzo al campo? Non sono un tipo che alza la voce, con mister Bjelica scherziamo sempre a tal proposito, ma parlo ugualmente molto con i miei compagni, sempre utilizzando un tono tranquillo e credo che funzioni e sia apprezzato. La Serie A? Quando finiremo il campionato vedremo dove saremo, il mio pensiero è solamente per lo Spezia, non ho tempo ne interesse di pensare ad altre mete, noi abbiamo necessità di restare uniti ed ora dobbiamo pensare solamente a Terni, non possiamo permetteci di sprecare inutili energie mentali. Come calciatore ho sempre ammirato molto Clarence Seedorf che ho avuto il piacere di vedere dal vivo ai tempi del Real Madrid, ma personalmente, quando scendo nel campo, non penso mai alla gloria personale, penso solo al bene della squadra, penso a cosa possa fare per rendermi utile ed aiutare un compagno, evitando di metterlo in difficoltà ed anche sui giornali non sono di quelli che gode nel vedere il mio nome nei titoli, piuttosto preferisco si parli bene della squadra; sicuramente mi piace molto giocare con la palla, ma preferisco fare ciò di cui c'è bisogno e non sempre si può giocare di fino. In Spagna il calcio è molto più veloce, ma i miei connazionali pensano sempre al calcio italiano come un gioco fisico e divorato dalla tattica, pertanto difficilmente provano questa esperienza, ma a me il calcio italiano piace molto, già 5-6 anni fa feci delle amichevoli in Italia e rimasi favorevolemte colpito, pertanto sono veramente felice di essere arrivato alla Spezia. Volevo fortemente l'Italia e questa opportunità è arrivata nel momento giusto, perchè ho raggiunto una certa maturità agonistica, sono tranquillo mentalmente e posso concentrarmi sul calcio al 100%. Dove possiamo arrivare? Sappiamo che ogni volta che entriamo sul campo dobbiamo dare il massimo, giocando con cuore e grinta, poi se arriva la vittoria ancora meglio, ma l'importante è uscire dal rettangolo verde consci di aver fatto tutto il possibile per gioire insieme ai tifosi. In questa squadra pensiamo solo a lavorare, sappiamo di essere terzi e siamo contenti, ma il campionato è veramente lungo e montarci la testa quando ancora non abbiamo fatto nulla sarebbe assolutamente ridicolo".


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Sabato 27 Aprile 2024