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Spezia, Melissano: “Non voglio dare voti al mercato, sono orgoglioso di tutti”

di Redazione Milano
Fonte: Www.spezia calcio.com

Terminato il mercato estivo nella serata di venerdì scorso, all'indomani dell'incredibile vittoria contro il Cesena, è il Direttore Sportivo, Stefano Melissano, a presentarsi ai microfoni della stampa per fare il punto sull'ultimo periodo: "È una bella giornata, perché arriviamo da una vittoria emozionante, ottenuta all’ultimo respiro e nel nostro stadio, come siamo abituati a fare qui alla Spezia. 

Abbiamo mantenuto la squadra competitiva, mantenendo il valore tecnico elevato, in accordo ovviamente con allenatore e Proprietà, e allo stesso tempo abbiamo salvaguardato  la sostenibilità del club, che era un altro dei punti focali su cui dovevamo lavorare. Ora stiamo definendo la cessione in prestito con opzione di Beck, mentre per quanto riguarda i rinnovi, stiamo lavorando per quello di Bertola, un ragazzo in cui crediamo fortemente, un prodotto del nostro vivaio, al quale abbiamo fatto un’offerta importante; ora la palla tocca al ragazzo e al suo agente, ma siamo fiduciosi che si possa trovare l'intesa. Reca? Si è messo a completa disposizione del Club per rivedere il suo contratto: il ragazzo tiene allo Spezia, ha avuto la possibilità di andare in Serie A, ma è fortemente attaccato alla città e alla squadra e si è messo a disposizione per trovare la soluzione migliore per tutti dal punto di vistra contrattuale e gestionale.

In difesa siamo coperti, abbiamo ragazzi come Giorgeschi e Benvenuto, che sono i Bertola dello scorso anno e bisogna avere fiducia nei nostri ragazzi, che hanno qualità e un senso di appartenenza importante che rappresenta un valore aggiunto notevole.

Falcinelli è un professionista serio, sopra la media, hanno provato a infangarne il nome, ma alla fine la verità emerge sempre e sarebbe stato meglio dire la verità fin da subito, perchè Falcinelli è inanzitutto una grandissima persona oltre che un grande calciatore; c’erano però dei precedenti di altri casi che avrebbero potuto portare a un esito diverso, così quando si è presentata la possibilità di prendere Čolak non ci abbiamo pensato due volte. Inoltre, l'idea Čolak nasce anche dal voler evitare di incorrere in situazioni come quelle vissute lo scorso anno, con poche alternative offensive a causa di infortuni vari, e sappiamo che la competizione quando si hanno calciatori come i nostri, non può che far bene, perchè hanno tutti voglia di competere e sono tutti corretti e leali, con in testa solo il bene dello Spezia.

Djankpala? Ci stavano dietro da un po’ di tempo. Ha davanti a sé un percorso di crescita, ma come 2005 è più pronto rispetto ad altri calciatori della sua età; è un’operazione alla Kouda, deve inserirsi in un calcio diverso a quello inglese in cui è cresciuto, ma ha qualità importanti e siamo stati bravi e veloci a toglierlo alla concorrenza di altre squadre.

La diagnosi di Sarr è tra i 2 e i 3 mesi, pertanto salterebbe 7/8 partite; dobbiamo analizzare con calma la situazione, abbiamo sia Gori che Mascardi, pertanto non abbiamo fretta di decidere, anche perché non vorremmo nè ingolfare il reparto portieri, nè minare l'armonia della squadra.

La mia è una tappa di un lungo percorso. Io sono orgoglioso di essere il Direttore Sportivo dello Spezia: per me questa è una seconda casa, in cui sono voluto tornare fortemente. Ringrazio profondamente Meluso per avermi portato qua la prima volta, negli anni seguenti ho riempito il mio bagaglio di conoscenze, lavorando con altri professionisti come Pecini e Macia, ed ora sto cercando di mettere tutto il mio bagaglio a disposizione del Club, cercando solo di fare il bene per la maglia bianca.

Un voto al mercato? Non voglio darne. Sono orgoglioso di tutti, perché qui si respira un senso di appartenenza incredibile, dai dipendenti alla squadra. L’anno scorso abbiamo provato paura, non si può negare, e quella paura non dobbiamo perderla, ma sfruttarla, infatti siamo ripartiti forte con l’intenzione di cacciare le streghe e poi c’è la gente di Spezia, e quando siamo tutti uniti, lo Spezia non gioca in 11, ma nemmeno in 12, forse in 13 o 14.

L’obiettivo primario per noi è la salvezza, dopo si vedrà, ma prima dobbiamo raggiungere quel traguardo. Il Presidente in passato ha parlato di un percorso per ritornare in Serie A, non di tornare subito. Un percorso da vivere passo dopo passo, senza mai perdere i nostri valori e la nostra identità. Poi si può andare in A o no al termine del percorso, ma l’importante è rimanere se stessi.

Abbiamo una squadra con tante alternative e chiunque può giocare; quest'anno abbiamo la possibilità di sopperire alla difficoltà, di cambiare in corsa e tutto questo sia per i calciatori che abbiamo in rosa, sia per la mentalità che ha questo gruppo.

Seghetti? Ci abbiamo provato fino alle 23:00 dell'ultimo giorno di mercato, il Perugia si era messo a disposizione, ma c’erano problemi relativi ai tempi tecnici per portare a termine l'operazione, perché l’opportunità si è presentata nel tardo pomeriggio, oltretutto mentre il Perugia stava giocando e purtroppo non siamo riusciti a concludere in tempo. Vedremo in futuro se l'opportunità si presenterà ancora, dato che siamo sempre attivi e attenti sul mercato dei giovani talenti.

Soleri? Abbiamo innanzitutto scelto persone con qualità morali e umane importanti. Lui ne è un esempio, perchè è un ragazzo eccezionale, che tiene tantissimo alla causa Spezia, dove è voluto fortemente tornare; come lui però ne abbiamo anche tanti altri e tutti hanno sposato Spezia, il nostro progetto, e hanno voglia di dare il massimo per questa città".


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