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SudTirol, Valente: “È un momento difficile”

di Redazione Milano
Fonte: Tmw

Dopo la sconfitta per 1-0 del Sudtirol sul campo del Cesena, ad intervenire in sala stampa per gli ospiti è l’allenatore Federico Valente. Il tecnico dei biancorossi ha analizzato il momento che sta vivendo il Sudtirol, senza però fare drammi e puntando tutto sul lavoro da fare in settimana per rialzarsi e riprendere la corsa per una salvezza tranquilla.

Queste le sue parole in sala stampa durante l'intervista riportata dal canale youtube del Sudtirol:

Oggi è arrivata la settima sconfitta stagionale. Bisogna riconoscere che nel primo tempo vi siete difesi bene, in modo organizzato. Però, forse, c'è rammarico per non avere osato un po' di più, soprattutto nei primi 45 minuti e non solo dopo aver subito gol?

“Oggi il piano era, con un avversario forte in possesso palla, di poter ripartire anche due o tre volte. Se noi facciamo le giocate giuste dopo il recupero palla e teniamo o prendiamo meglio gli spazi che abbiamo creato, penso che avremmo avuto due o tre occasioni gol. Però non li facciamo perché manca l'ultimo passaggio, non vai al tiro. Per me qui sarebbe stato il piano ideale. Poi è chiaro, se sei sotto dopo 52-53 minuti, devi reagire. Penso che il piano fosse quello giusto e comunque mercoledì abbiamo lasciato tanta forza però oggi se giochi due tre volte meglio la palla, fai un’occasione gol e li metti in difficoltà. Non ce l'abbiamo fatta e dunque c’è rammarico perché poi perdi 1-0 su due tiri”.

La sensazione è che siamo mancati un po' anche negli uomini che dovrebbero fare la differenza, soprattutto in fase offensiva con Casiraghi. Cos'è che manca? Un aspetto mentale? Caratteriale? Di condizione?

“No, è chiaro che noi volevamo, anche con Casiraghi, mettere in moto sia Odogwu, sia Rover sull'altro lato, o cercare Odogwu per poi andarci sotto. Oggi Odogwu forse non ha tenuto quei palloni che normalmente tiene. È chiaro che poi è più dura la partita con il gol dopo l’intervallo. Ti toglie un po' la stima. Se continui sullo 0-0 è molto più facile chiaramente, però bisogna analizzare bene il tutto con i ragazzi e capire quello che si può migliorare”.


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