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Serie B, 8a giornata: la TOP 11 di TB

di Marco Lombardi
Grassadonia

È bastato modificare l’assetto tattico per rigenerare e trasformare una Pro Vercelli che versava in una situazione di oggettiva difficoltà. La transizione dal 3-5-2 al 4-3-3 compiuta da Gianluca Grassadonia si è rivelata innegabilmente una brillante ed azzeccata intuizione. I prodromi della rinascita delle bianche casacche si erano intravisti già a Palermo, malgrado la sconfitta. E se l’eclatante vittoria ai danni del Cesena poteva anche essere preventivabile, non così il fragoroso blitz di Perugia contro un avversario di ben altro lignaggio rispetto ai romagnoli. Sfrontatezza, piglio garibaldino, ma anche fluidità della manovra. A tratti imperiosa. Il ciclone Pro si è abbattuto senza pietà sul Grifo. All’ex pupillo di Zeman affidiamo la nostra panchina virtuale.

4-3-3 il modulo.

PORTIERE

Adamonis: monumentale. Bagna l’esordio in serie B con una prestazione da incorniciare: prima ipnotizza Rosseti dal dischetto, poi si esibisce in un volo plastico per respingere una punizione velenosa di Buzzegoli.

DIFENSORI

Berra: attento e applicato in fase di copertura, ha il merito di calibrare un cross col contagiri per Castiglia il cui perentorio stacco di testa riporta avanti la Pro a Perugia.

Andelkovic: solido e muscolare, francobolla Mbakogu senza concedergli spazio. Nell’unica occasione in cui il centravanti nigeriano sfugge alla sua morsa, l’ex Palermo rimedia con un salvataggio acrobatico nei pressi della riga di porta evitando la capitolazione.

Legati: pronti, via e sblocca la gara del “Renato Curi” anticipando di testa un Volta in versione statua di sale. Affidabile e tempestivo nelle chiusure, all’occorrenza non esita ad usare le maniere forti.

Brivio: poco appariscente ma estremamente efficace, si sacrifica in una gara prettamente di contenimento. Sigla il raddoppio dell’Entella su punizione bucando la barriera con una rasoiata maligna.

CENTROCAMPISTI

Siega: con i suoi laceranti inserimenti crea sistematicamente scompiglio nell’allegra difesa di Zeman. Arpiona un lancio illuminante dalle retrovie, piomba in area e disegna un tracciante sartoriale che s'incastona nel sette. Non demerita anche in fase di tamponamento.

Tremolada: lampi di genio per il trequartista cresciuto nella fertile “cantera” dell’Inter. Delizioso l’assist no-look con cui propizia la rete di Carretta; tre giri di lancette e dalla bandierina pesca l’incornata di Signorini per l’illusorio vantaggio delle Fere a Cremona.

Castiglia: in crescendo, come la Pro Vercelli. Ripaga la fiducia accordatagli da Grassadonia con una doppietta, a coronamento di una prestazione superlativa.

ATTACCANTI

Chajia: entra in corso d’opera e stende la capolista. Devastante il suo impatto sulla gara: irrompe nel cuore della magmatica retroguardia ciociara e, approfittando di una dormita del ticket Terranova-M. Ciofani, fa secco Bardi; non pago, sfiora il bis esibendosi in una serpentina ubriacante ed esplodendo un sinistro che lambisce il palo.

Caputo: insaziabile killer dell’area di rigore, affonda come una lama nel burro della difesa dauna capitalizzando un traversone millimetrico di Pasqual ed un filtrante smarcante di Ninkovic. 

Galano: sempre nel vivo della manovra, si sbatte con la consueta generosità. Nella prima frazione di gioco sfoga la propria esuberanza con una fucilata da fuori area che battezza l’incrocio dei pali pietrificando Lezzerini; nella ripresa si procura e trasforma il rigore decisivo.

Ricapitolando, questa la nostra TOP 11 di giornata:

(4-3-3): Adamonis; Berra, Andelkovic, Legati, Brivio; Siega, Tremolada, Castiglia; Chajia, Caputo, Galano. All. Grassadonia   

 

 

 

 

 


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