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Cinquini sul Venezia: "Spero che Cheryshev non abbia finito la benzina. Serie B durissima, avrei puntato su un tecnico più esperto. Ecco cosa manca..."

di Marco Lombardi
Cinquini

«Denis Cheryshev è un ragazzo eccezionale, serio ed educato, rispettoso e con una mentalità più europea che russa, avendo sempre giocato nella Liga. Una differenza che si traduce in primis in una grande professionalità, dopodiché tutto dipenderà dalle condizioni fisiche e dalle motivazioni, ma se ha accettato questa sfida significa che non gli mancano. Per l’amore che mi lega a Venezia e al Venezia il mio augurio è che non abbia finito la benzina. Perché il Venezia non è riuscito a salvarsi in Serie A? Non era più scarso di altre squadre, sarebbero bastati 4-5 punti in più per salvarsi. È mancato un supervisor della società che potesse incidere nello spogliatoio, dando più sicurezza a Zanetti e aiutandolo a raddrizzare la rotta dopo le troppe sconfitte in zona Cesarini. E mi sembra incredibile non siano più coinvolti dirigenti come Collauto e Poggi, innamorati come sono del club della loro città. Javorcic? Mi piace, forse però dopo una retrocessione sarebbe stato più prudente puntare su un allenatore con più esperienza. La B quest’anno è durissima, il Venezia mi auguro possa lottare per i playoff ma deve stare attento. Mi pare manchi una persona capace di dare un’impronta dentro-fuori dal campo per rinforzare la mentalità del gruppo». Così, dalle colonne de Il Gazzettino, Oreste Cinquini, ex dg del Venezia.


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