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Venezia, Poggi: "Stop tardivo. Irrealistico pensare che il 3 aprile sia finito tutto"

di Marco Lombardi
Poggi

"Il mio parere è che il calcio sia stato fermato troppo tardi, in totale controtendenza con ciò che stava succedendo intorno". Dalle colonne de Il Gazzettino, Paolo Poggi dice la sua sull'emergenza coronavirus e sui provvedimenti presi: "Un fatto grave, non penso dovuto a interessi economici, ma al disinteresse nei confronti degli altri intesi come giocatori, tecnici, giornalisti e via dicendo. Questo modo di fare mi ha fatto davvero arrabbiare, il primo pensiero non può essere altro che tutti stiano bene, ora è fondamentale essere rispettosi verso gli altri salvaguardando sé stessi. E non capisco come si possa pensare che il 3 aprile sia finito tutto e si ricominci. Se vogliamo che i rischi passino è giusto prendere tutto il tempo che serve, senza pensare ai risultati. Ci sarà sempre chi si arrabbierà, ma se davvero la priorità è la salute allora non ce n’è alcun motivo. Va da sé, mi auguro che i campionati ripartano perché significherebbe che il problema si è risolto, ma la vedo poco realistica».


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Mercoledì 01 Maggio 2024