RdC: "Colacone 'promuove' Bucchi: 'Sono sicuro che farà molto bene'"

Bucchi

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Colacone 'promuove' Cristian: 'Sono sicuro che farà molto bene'", titola il Resto del Carlino. 

Attualmente è il responsabile del settore giovanile del Monza, ma quando può torna ancora nel Piceno a fare un giro per trovare i vecchi amici. Roberto Colacone ha vissuto solo due anni tra le Cento Torri ma decisamente importanti per la sua carriera.

Colacone se le dico Ascoli cosa le viene in mente?

"Sicuramente il gol contro il Modena che ai fini del ripescaggio è praticamente stato quello che ci ha promossi in Serie A. Ma Ascoli è molto di più. Ho fatto due anni in bianconero: uno in coppia con Inacio Pià e uno con Cristian Bucchi. Arrivavo dal Genoa, e agli ordini di un maestro come mister Marco Giampaolo in un anno e mezzo realizzai 17 gol. Uno dei quali proprio ai playoff contro il Modena, decisivo per la promozione in serie A. Paradossalmente poi sia io che Bucchi la stagione successiva finimmo al Modena di mister Stefano Pioli, restando quindi in cadetteria, perché l’Ascoli aveva bisogno di incassare e ci sacrificò. Ma ho ancora un bellissimo rapporto con la città e con i meravigliosi tifosi del Picchio".

Bucchi è pronto a tornare da tecnico?

"In realtà ho provato a sentirlo poco fa ma credo sia andato a Camerino da Fabio Micarelli dopo la tragica scomparsa del figlio. Mi hanno detto che c’erano diversi miei compagni di squadra e anche mister Giampaolo. Una tragedia vera perdere un figlio di 21 anni. Cristian ha fatto la gavetta e merita una chance per tornare nel calcio che conta dopo aver scelto di allenare in Lega Pro a Trieste".

Sarà una B agguerrita: bisognerà iniziare subito a fare punti?

"Cristian Bucchi conosce l’ambiente, ha come vice Mirko Savini che ha giocato con l’Ascoli e sono certo che non fallirà questa chance. E’ vero sarà un campionato di A2 e credo che Ascoli e Cittadella siano le città più piccole tra quelle della prossima Cadetteria, ma sono certo che Cristian farà un gran lavoro" [...].