Bari, un incubo senza fine. Ancora un approccio horror: adesso lo scenario è disastroso

Neanche nei peggiori incubi i tifosi del Bari avrebbero immaginato tutto ciò. I biancorossi falliscono in maniera clamorosa l'appuntamento contro il Cosenza, sfida importantissima in chiave salvezza, ed escono sconfitti 4-1 dal Marulla. Come troppo spesso sta accadendo, la squadra pugliese è passata in svantaggio dopo pochissimi minuti grazie al gol di Mazzocchi, lasciato solo in area sugli sviluppi di un calcio piazzato, dimostrando, ancora una volta, una grande difficoltà nell'approcciarsi alla gara. Neanche lo schiaffo dopo pochi secondi dal fischio d'inizio è servito a svegliare il Bari, che al diciassettesimo si è lasciata colpire troppo facilmente dal duo degli ex Marras-Tutino, con quest'ultimo che ha raddoppiato con un piattone che ha trafitto Pissardo, scelto al posto di Brenno.

Dopo il 2-0, finalmente i galletti hanno tirato fuori un po' d'orgoglio, e a fine primo tempo, una spaccata di Nasti su assist di Sibilli ha riaperto la gara. Nella ripresa, il Bari è sembrato poter agguantare il pareggio, colpendo anche un palo sempre con Nasti. Dopo questa occasione, pochi altri squilli da parte della formazione biancorossa, che al 78esimo viene punita dalla magistrale punizione di Calò. Nel finale, tanto nervosismo, con il neo-entrato Bellomo espulso per aver messo le mani al collo ad un avversario ed il definitivo gol della condanna di Forte.

Se il campionato finisse oggi, il Bari sarebbe in Serie C. Nelle partite che avrebbero dovuto portare speranza, con Pisa e Cosenza, è arrivato solo un punto. Il morale, adesso, sembra essere arrivato ai minimi storici, e sembra quasi impossibile immaginare delle buone prestazioni nelle ultime tre gare di campionato contro Parma, Cittadella e Brescia. Uno scenario disastroso che i tifosi biancorossi, sempre presenti in casa e in trasferta, non meritano affatto.