Brescia, Iaconi: "Non voglio essere il capro espiatorio di questa situazione"

© foto di Federico De Luca

Tante volte ci siamo chiesti come Ivo Iaconi riuscisse a mantenere calma e sangue freddo anche davanti a certe situazioni  che il più delle volte non dipendevano neppure dal suo operato. Il tecnico abruzzese può piacere o non piacere come allenatore, sono punti di vista, sicuramente qualcosa avrà pure  sbagliato in questo inizio di campionato ( è stato lui il primo a dichiararlo) ma c'è da riconoscergli un'onestà intellettuale e un rispetto smisurato, pregi rari per uno che fa il suo mestiere.

Nei confronti di Ivo Iaconi sembra esserci una sorta di accanimento esagerato che va aldilà delle sue responsabilità.

La rosa è striminzita? Colpa di Iaconi, i giovani non sono all'altezza? Colpa di Iaconi. I ripetuti infortuni? Colpa di Iaconi. Per non parlare delle penalità che hanno martoriato il Brescia, anche in questo caso la è colpa di Iaconi? La società non paga gli stipendi o i contributi? Chissà di chi sarà la colpa... verrebbe da chiedersi. E poi i cori, gli insulti e gli inviti ad andarsene dando le dimissioni... Un clima davvero ostile nei confronti di questo tecnico, un clima che fa pensare. Anche oggi prima dell'incontro con la stampa  Ivo Iaconi è stato accompagnato alla conferenza dagli uomini della Digos. Pur mantenendo la solita pacatezza, il solito rispetto nei confronti di chi ha davanti, stavolta Ivo Iaconi con un'enfasi insaspettata racconta il suo pensiero riguardo a quello che gli sta succedendo.

" Penso che questo clima ostile soprattutto nei miei confronti sia solo un pregiudizio... Vorrei ricordare che dopo le vicissitudini di quest'estate  la squadra finalmente è riuscita ad iscriversi e mi sono state chieste alcune cose da fare in questo campionato. Prima di tutto la salvezza e far crescere i nostri giovani, quelli del nostro settore giovanile. Mi è stato detto poi che non avremmo potuto comprare nessuno, la squadra era questa. Ma anche che non ci sarebbero state ulteriori penalizzazioni, sotto questo aspetto ci avevano rassicurato ( l'amministratore unico Luigi Ragazzoni) e invece ogni settimana c'è qualcosa di nuovo..."

Puntare il dito solo ed esclusivamente verso Ivo Iaconi forse è un po' troppo. "Sinceramente e lo dico dopo essermi preso tutte le mie responsabilità, non voglio essere il capro espiatorio di tutta questa situazione. Delle penalità che ci sono arrivate o degli infortuni che si sono susseguiti... Francamente mi sembra un po' troppo. Di errori ne avrò fatti, come ne ha fatti la squadra d'altronde. Credetemi che non è facile non farsi contagiare da tutto quello che succede fuori dal campo. Non siamo certo impermeabili".

L'incoraggiamento alla squadra. " Io credo in questi ragazzi, ogni giorno vedo come si allenano, come si impegnano nonostante arrivino ogni settimana notizie non confortanti sotto il profilo economico. Eppure la squadra si è compattata, il gruppo è unito e sta facendo del proprio meglio. Alcune volte ci riesce (come a Bologna) altre fa fatica (come con il Carpi)"

Da 3-1 a 3-3. " Gli ultimi cinque minuti sono stati scioccanti, una cosa irrepetibile e  purtroppo è successo a noi... Poi però bisogna valutare tutta la gara che abbiamo giocato, che è stata  alla pari con la prima in classifica. Sono stato molto orgoglioso di questi ragazzi. Ovvio che c'è grande rammarico per non averla portata a casa, siamo stati ingenui, ci dobbiamo accontentare di questo punticino".

Difficoltà sui calci piazzati." Sino a sabato non avevamo subito tanto, contro il Carpi invece abbiamo preso gol proprio sulle palle inattive. Cercheremo di stare più concentrati nelle prossime occasioni".

Il gioco della squadra. "Anche questo è un argomento su cui spesso vengo bersagliato, non mi sembra che la squadra non giochi bene, in tante gare siamo usciti dal campo con i complimenti dell'avversario".

Mai pensato alle dimissioni visto il clima in cui sta lavorando? "Credo che si lasci una squadra solo quando si ha l'impressione che i giocatori non ti seguano più, che non vieni ascoltato. Invece da parte dei ragazzi ho il massimo appoggio. Ripeto,possiamo avere dei limiti e qualcuno l'avremo di sicuro, come il sottoscritto d'altronde. Ma questa squadra ci crede, come ci credo io. Seppur con fatica possiamo centrare l'obiettivo che ci siamo dati ad inizio stagione. Questi ragazzi vanno sostenuti non continuamente 'bacchettati'... L'impressione è che il salvataggio di questa società sia unicamente sulle nostre spalle e questo mi dispiace molto".