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GazzSport - Bianchetti, sogni da bandiera e tifoso: "Cremo in A e Triplete dell’Inter? Mi taglio la barba..."

GazzSport - Bianchetti, sogni da bandiera e tifoso: "Cremo in A e Triplete dell’Inter? Mi taglio la barba..."TuttoB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 19 aprile 2025, 14:00Cremonese
di Angelo Zarra

Nel calcio non ci sono più le bandiere? Può darsi, ma in Serie B ci sono 5 capitani sopra le 200 presenze: addirittura Tait (Südtirol) è a 374 e Bisoli (Brescia) a 307, mentre Rozzio (Reggiana) è a 210, Bereszynski (Samp) a 209 e Vita (Cittadella) a 201. Lunedì nel gruppo entra Matteo Bianchetti, che tra campionato, playoff e Coppa Italia arriva a 200 con la Cremonese. Ed è un cerchio che si chiude. 

Ricorda il suo debutto con questa maglia?

"Yes, non andò benissimo...".

Era il 15 settembre 2019, proprio a Pisa dove giocate a Pasquetta. E fu una batosta: 4-1.

"Ero giovane e appena sposato, uscivo dalla comfort zone di Verona dove avevo preso casa e avevo vinto. A Cremona ho ricominciato tutto daccapo".

E com'è Matteo Bianchetti 199 partite dopo?

"Un papà con due bimbe e tante responsabilità in più. Dopo sei anni con una maglia diventi un punto di riferimento per i compagni e per la piazza, la gente mi identifica nella Cremo e questo mi riempie d'orgoglio, è uno stimolo".

A Cremona i giocatori bandiera si sprecano, sulle tribune dello Zini c'è sempre una sfilata con i vari Montorfano, Nicoletti, Cesini, Garzilli, Rizzardi...

"Tutta gente che qui ha giocato anni e anni e ha dedicato la carriera alla Cremonese. Oggi i tempi sono diversi, un calciatore cambia più spesso maglia, ma io mi sento parte di questa storia".

Però a giugno 2023 c'era stata la possibilità di tornare a casa, nella sua Como. Cosa accadde?

"C'era stata un'offerta interessante, ma la Cremonese mi ha fatto capire quanto fossi importante e questo mi ha dato convinzione per restare. Credo che sia una vera fortuna".

Tutto cominciò all'Inter, con 6-7 anni nelle giovanili senza però la prima squadra.

"Una scuola importante, da tifoso poi era stato il massimo. Sarò sempre grato all'Inter, anche se c'è il dispiacere per non essere riuscito a fare il debutto in prima squadra. La Next Gen e lo scudetto Primavera vinti con Stramaccioni sono le gioie più belle, anche se mi ero fatto male a febbraio e il finale non l'ho potuto vivere sul campo".

A 32 anni pensa di chiudere alla Cremonese?

"Ne parlo spesso con mia moglie, mi piacerebbe perché questa società ha creduto in me dall'inizio. Sono arrivato da svincolato, dopo l'infortunio di Verona, e mi hanno fatto tre anni di contratto: spero di poter essere utile a lungo alla Cremonese".

Però dopo quella del 2022 con Pecchia ci vorrebbe un'altra promozione in Serie A...

"Eh sì, la società se lo merita, qui c'è tutto per fare bene e facciamo invidia a tanti. Sì, penso che potremo dire la nostra".

Vi tocca riprovarci ancora ai playoff. Un anno fa andò male, cosa avete imparato?

"Che serve un po' di fortuna. Sono due settimane in cui devi essere al top fisicamente e mentalmente, con una rosa profonda che deve garantire alternative. Il piazzamento conta poco: a Verona li ho vinti da quinto, mentre l'anno scorso siamo arrivati quarti. In finale col Venezia avremmo dovuto vincerne almeno una, ma malgrado due ottime partite non ci siamo riusciti perché non abbiamo avuto proprio quel pizzico di fortuna".

Questa squadra sembra un'eterna incompiuta.

"È quello che Stroppa continua a ripeterci. Dobbiamo lavorare su questo aspetto".

Create tanto, ma fate pochi gol. E Stroppa non si dà pace.

"È così, e alla lunga sono punti persi che pesano. Sbagli tanti gol e poi magari ne prendi uno senza riuscire a rimediare. Ci è successo spesso purtroppo, è un aspetto mentale, non tecnico o tattico".

La vostra ultima vittoria, arrivata a Reggio Emilia due settimane fa, l'ha firmata proprio lei.

"Ci voleva, i 5-6 gol dei difensori sono un valore aggiunto, mancavo solo io ed è arrivato, finalmente".

A proposito di difesa: l'anno scorso la vostra era la migliore, ora è la quinta. Cosa è successo?

"Ma i dati dicono che corriamo di più e prendiamo meno tiri. Però ci gira male, l'ho detto. Penso all'ultima partita con la Juve Stabia, loro con due tiri hanno fatto un gol. Comunque negli ultimi due mesi abbiamo fatto un miglioramento notevole".

Ottimista per i playoff?

"Lo sono di natura, ma per come vedo la squadra siamo molto competitivi. Anche se so che poi un episodio può cambiare tutto, ma credo che questo sia il percorso giusto".

Più facile vedere la Cremonese in Serie A o l'Inter rifare il Triplete?

"Vedere giocare l’Inter è sempre uno spettacolo, la Cremonese merita applausi ma porta a casa meno di quello che meriterebbe. Lo confesso, sarebbe il mio sogno poter festeggiare due traguardi del genere...".

E come li festeggerebbe?

"Ho promesso a un compagno di tagliarmi la barba dopo 13 anni, ma devo sentire mia moglie...".