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Crotone, Ursino: "La Salernitana è una squadra dura a morire

di Luca Esposito

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© foto di Emanuele Taccardi TuttoMatera.com

Balasa, Zampano, Tounkara, Budimir, Capezzi. Sono solo alcuni dei giovani calciatori del Crotone, che spera di poter proseguire nel filone della tradizione che lo vede valorizzare al meglio gli under, che poi possono tornar utili a club di A. Prima di loro si erano messi in luce in riva allo Ionio ragazzi come Dezi, Bernardeschi, Crisetig e anche Florenzi. Il ds dei calabresi è Giuseppe Ursino, che da anni riveste questo ruolo nel Crotone. TuttoSalernitana.com l'ha intervistato ieri.

“Credo che Crotone-Salernitana sarà una partita equilibrata, molto impegnativa per tutte e due le squadre, la tipica partita di Serie B. Andremo a incontrare una squadra fortissima, ma come al solito il Crotone scenderà in campo per cercare di ottenere il massimo del risultato”.

Dopo la sconfitta iniziale si aspettava che il Crotone riuscisse a riprendersi così bene?

“Certamente sì, perché a Cagliari avevamo giocato una buona partita per un’ora, nonostante poi abbiamo perso. Eravamo rimasti in dieci, e così la partita ha preso la piega che ha preso, comunque la nostra è una squadra con ampi margini di miglioramento: abbiamo dei giovani che hanno l’obiettivo di giocare in Serie A, quindi ce la metteranno tutta per disputare un ottimo campionato”.

Invece si sarebbe aspettato questa Salernitana? Ha dimostrato di essere una squadra con nervi d’acciaio, capace di recuperare anche in situazioni disperate.

“Sì, è una squadra dura a morire la Salernitana. Conoscendo l’ambiente, conoscendo la squadra e l’allenatore me lo potevo aspettare: hanno un grandissimo carattere, e come ho detto prima, venerdì sarà secondo me una partita molto equilibrata”.

Il meglio per il Crotone sono sempre stati i giovani, non solo quelli degli anni scorsi ma anche quelli di adesso, tipo gli under della difesa, tipo Tounkara e tipo Capezzi.

“Appunto la politica del Crotone è questa, cercare di individuare i giovani più interessanti e farli giocare, il che è molto importante. Anche quest’anno ci sono giocatori che sono bravi nella nostra rosa”.

Tra l’altro Florenzi ha segnato il gol che è al momento il più straordinario di questa edizione della Champions League, quello al Barcellona…

“Sì, è un eccellente giocatore Florenzi. Già si vedeva quando era da noi, anche perché è un ragazzo serissimo, che merita tutto quello che sta facendo”.

Perché la scelta di Juric come allenatore, dato che aveva allenato solo nei settori giovanili e nel Mantova?

“Conoscevo Ivan per averlo avuto come giocatore per cinque anni. Era un allenatore in campo, e ha avuto un grandissimo maestro come Gasperini. Avevo visto giocare la Primavera del Genoa e anche il Mantova, e inoltre lui ha fatto il secondo all’Inter e al Palermo. È stato anche all’estero per osservare squadre importantissime, quindi è un allenatore che si aggiorna sempre. Ero arcisicuro che Juric facesse bene, ma la cosa principale è che siamo noi che dobbiamo continuare a fare bene: il campionato di B è equilibratissimo quest’anno e bisogna stare attenti, bisogna fare al più presto cinquanta punti per la salvezza”.

Non è una grossa responsabilità per voi quella di recitare il ruolo di “squadra guida” della Calabria?

“Sì, lo è, ma siamo anche onorati per questo. Dobbiamo dimostrare alla nostra regione che anche i calabresi sanno fare calcio. Con pochissime risorse stiamo facendo bene”.

Si attendeva questo inizio di Gabionetta? 5 partite e 5 gol.

“Gabionetta lo conosco bene. Quando venne a Crotone fece un campionato straordinario, è un ragazzo che meritava di giocare in Serie A: ricordo che dopo quell’anno lo segnalai a più di una squadra, poi sappiamo come vanno le cose nel nostro campionato. Più di uno non credeva in lui, ma secondo me Gabionetta ha tutto per giocare in A”.

Sarà emozionante ritrovarlo?

“Certamente. È da molto che non lo vedo, ci sentiamo spesso specialmente per le festività e lo considero uno dei migliori giocatori che ha avuto il Crotone”.

Invece si sarebbe mai immaginato che Massimo Coda – altro ex di turno – sarebbe riuscito a segnare in Serie A, e magari a giocare insieme ad Antonio Cassano?

“Beh, quando Coda venne da noi era veramente molto giovane, quindi ebbe un’annata non semplice, ma si vedeva che aveva delle potenzialità, non mi ha sorpreso. È un giocatore che può fare un’ottima carriera”.

Il Crotone scenderà in campo per vincere, ma se dovesse arrivare solo un punto come lo accogliereste?

“Se è meritato, il punto è giusto che arrivi. Ma penso che entrambe le squadre scenderanno in campo per vincere. Il giudice supremo è sempre il campo”.

La vostra società ci potrebbe credere alla possibilità di raggiungere la A quest’anno?

“Io credo che adesso il Crotone si debba salvare, poi quello che verrà, verrà. Non dobbiamo perdere di vista il primo obiettivo che abbiamo”.

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