Menù Notizie

Catania, il grido di fuoco nel gelo della corruzione

di Francesco Becciani

File inesistente: /usr/share/nginx/html/tuttomercatoweb-com/application/layouts-mobile/tuttob.com/banner/mobile_320x100.phtml

Foto
© foto di Federico De Luca

Troppo poco spesso salgono agli onori delle cronache. Quando accade, nella maggior parte dei casi, è per episodi che ne rimarcano la negatività o gli aspetti tristi. L’errore che facciamo, noi troppo spesso sapientoni di tacchetti e pallone, è considerarli come un contorno, rumoroso, coreografico, entusiasta o depresso, che circonda quasi passivamente un rettangolo dove corrono dietro una sfera di cuoio plusvalenze, cifre, valori e in alcuni casi, purtroppo anche corruzione. 

I recenti fatti di Catania lasciano tanto alle riflessioni, nell’attesa di (forse spietate) sentenze. Chi è la vera vittima della situazione? Chi pagherà la pena maggiore, qualunque essa sia? Chi è stato preso più in giro? Chi è stato veramente tradito?

Se quello al quale assistiamo settimanalmente, nonché giornalmente, è uno sport, uno spettacolo dunque, e non un business relativo prettamente ad arricchire sempre i più ricchi, allora quelle anime pulsanti che contornando gli stadi, le piazze, che urlano, come in questo caso di dolore, sono le vere, forse non uniche, vittime di situazioni drammatiche come quella di Catania. Un popolo tradito che riversa la sua rabbia ed indignazione unendosi, gridando ed abbracciando i colori di una maglia che sarà indelebile nel loro sangue. Sui social network, perché ad oggi sono la miglior forma di comunicazione, il grido straziante si trasforma in righe infuocate. Non vogliamo ammaliare nessuno con troppe chiacchiere, ne tantomeno cercare di alimentare una sorta di “propaganda poppare” come la potrebbe intendere qualcuno, ma solo sottolineare che nel gelido mondo delle cifre e dei numeri, spesso ci dimentichiamo che esistono cuori che vivono, pulsano e soffrono proprio come esprimono queste brevi righe provenienti da una delle pagine ufficiali della tifoseria etnea:

“GIURO DI RESTARE ACCANTO AL MIO CATANIA. DOVUNQUE SARA', SAREMO.

Nei mesi scorsi vi abbiamo parlato di un rischio: quello sulla sopravvivenza del Catania 1946.

Tra le risate di scherno di alcuni e gli ammiccamenti di molti, che fino all’ultimo hanno voluto non vedere quello che stava accadendo, vi abbiamo detto, da questa pagina e nelle molteplici riunioni e azioni che abbiamo fatto, che in ballo c’era non la promozione in serie A, ma il futuro della nostra squadra. 

A differenza di quello che molti benpensanti scrivono non si tratta solo di calcio. Se non lo capiscono, c****i loro: non è possibile spiegare la realtà a chi non ha cognizione per comprenderla. 

E' in ballo il futuro di quei quattro numeri. Quel 1946 che abbiamo scritto sul banco di scuola, dipinto nel muro della nostra stanza, appiccicato nella fiancata del nostro vespone. Quel 1946 che abbiamo lasciato sventolare nelle nostre bandiere, esibito con le nostre sciarpe. Perché noi siamo Quelli del 1946, proprio come possiamo sentire nella canzone di Antonio Monforte. 

Era questo il motivo per cui abbiamo deciso che non potevamo stare zitti. Che dovevamo passare alle vie di fatto ma in un modo diverso dal passato. Perché non è una partita dei soli ultras, ma di tutta la tifoseria. Per questo abbiamo cercato il massimo coinvolgimento, la massima condivisione. Il sentirci tutti parte di una causa, a prescindere dal pedigree da esibire. Non stiamo facendo una gara, ma una lotta. Non dobbiamo dimostrare che siamo più tifosi di quello che abbiamo seduto di fianco allo stadio, ma partecipi di un destino. Sapevamo che momenti tristi potevano arrivare. Perché, seppur non riuscivamo a individuarne chiaramente la traiettoria, avevamo capito che la gestione scellerata Pulvirenti-Cosentino, con l’utile idiota Delli Carri, ci avrebbe messo nei guai. In grossi guai.

Quel momento è arrivato. Purtroppo. 

La botta è stata forte. Fortissima. Così come la reazione. 

In questo momento, ancora una volta, i catanesi hanno dimostrato che nella massima difficoltà sanno trovare motivazioni, forze, energia, affiatamento, unione, per tirarsi fuori. Anche se la traversata sarà lunga e dolorosa. 

MA LO FAREMO SOLO RESTANDO UNITI. SOLO SE TUTTI MARCEREMO COMPATTI. 

PER QUESTO OGGI E’ IL MOMENTO DELL’ASSUNZIONE DELLE RESPONSABILITA’. IL MOMENTO DI RECITARE UN GIURAMENTO COMUNE: QUELLO CHE, ANCHE SE DOVESSIMO RIPARTIRE DALL’ECCELLENZA, SAREMO IN VENTIMILA SULLE TRIBUNE DEL MASSIMINO A URLARE CONTRO IL CIELO IL NOSTRO “FORZA CATANIA!”.

CHI NON SE LA SENTE, SCENDA ORA DAL CARRO. DOPO SARA’ CONSIDERATA DEFEZIONE.

PERCHE' NOI NON RETROCEDIAMO. NOI NON CI TIRIAMO INDIETRO, NOI NON RINUNCIAMO A COMBATTERE.

NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA.

NOI SIAMO I CATANESI. “

Perché a volte i cifre e i numeri, le plusvalenze e gli affari, valgono zero di fronte al valore umano, innamorato e straziato. È la tetsimonianza, per chi lavuol vedere che qualcosa di "vero" nel merciuome può esistere. Questa è la vera vittima di chi forse non sa più quali siano i veri valori di quello che continuano a chiamare calcio, sport e spettacolo. Uno spettacolo dove non esiste, se non in auliche e poche parole (che spesso restano tali), una vera tutela per il tifoso, che è molto, ma molto di pù del semplice gelido e spietatamente critico spettatore.

File inesistente: /usr/share/nginx/html/tuttomercatoweb-com/application/layouts-mobile/tuttob.com/banner/video_ima.phtml

Altre notizie
Domenica 5 Maggio 2024
10:38 Cosenza GdS - Il Cosenza non sembra ancora sazio. Obiettivo poker con lo Spezia 10:07 Cremonese La Provincia - Cremonese a testa alta: a Parma duello tra big 09:57 Parma GdP - Il Parma vuole il primo posto. Poi ci sarà la festa 09:50 Feralpisalò GdB - La FeralpiSalò cerca a Venezia il blitz per evitare la Serie C 09:40 Reggiana Gazzetta di Reggio - L'esodo dei tifosi per far volare la Reggiana
09:33 Sampdoria Il Secolo XIX - Sampdoria-Reggiana, anche Seedorf a Marassi per Eriksson: “Sven è un uomo che ama la vita. Mi ha insegnato un altro calcio” 09:15 Ascoli Corriere Adriatico - Ascoli, la volata-salvezza: il tutto per tutto, il primo esame oggi a Palermo 08:57 Flash news Giornalismo in lutto: è morto David Messina, grande firma de La Gazzetta dello Sport 08:53 Palermo Giornale di Sicilia - Palermo, l’abito non cambia. Mignani va avanti col 3-5-2 08:49 Flash news CorSport - Palermo-Ascoli, l’ultima occasione 08:44 Como La Provincia - Il Como a Modena con la A nel mirino 08:32 Flash news Serie B, oggi si gioca la 37a giornata: il programma
Sabato 4 Maggio 2024
23:30 Catanzaro Catanzaro: i convocati da Vivarini contro la Ternana 23:00 Parma Parma: tutti convocati contro la Cremonese 22:30 Sampdoria Sampdoria: i convocati contro la Reggiana 22:00 Pisa Pisa: i convocati contro il SudTirol 21:30 Cosenza Cosenza: i convocati contro lo Spezia 21:00 Cremonese Cremonese, Stroppa: “La vittoria col Pisa ci ha dato forza ed energie fresche” 20:30 Ascoli Ascoli: i convocati contro il Palermo 20:00 Cremonese Cremonese: i convocati contro il Parma 19:30 Palermo Palermo: i convocati contro l’Ascoli 19:00 Bari Bari: i convocati contro il Cittadella 18:30 Cittadella Cittadella, Gorini: “Playoff? Nel calcio non si sa mai, le partite vanno giocate e può succedere di tutto” 18:00 Parma Parma, Pecchia: “Giochiamo per vincere” 17:00 Spezia Spezia, D'Angelo: "Con il Cosenza dovremo fare la partita, sono una squadra forte e in salute" 16:00 Ternana Ternana, Breda: "Catanzaro rivelazione del campionato, sono ottimista per la salvezza" 15:30 Pisa Pisa, Aquilani: "In campo contro il Sudtirol per vincere, senza fare troppi calcoli" 15:00 Modena Modena, Bisoli: "Dalle sconfitte arrivano spunti interessanti per il futuro" 14:30 Venezia Venezia, Vanoli: "Feralpisalò squadra feroce, vorrà vincere per forza" 14:00 Venezia Venezia, nuovo club di Serie A su Paolo Vanoli