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ESCLUSIVA TB - Colonnello: "Tra la A e la B di oggi almeno 10 categorie di differenza. Per la promozione l'Empoli è in difficoltà, in coda la Reggina è fuori dai giochi. Spero in una chiamata dall'Italia"

di Luca Cilli

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© foto di Federico De Luca

Il suo campionato di B Gianluca Colonnello lo ha già vinto. Non in Italia, dove spera un giorno di potersi cimentare. Ma nella serie cadetta della Grecia, alla guida dello Zakynthos. Perché alla sua prima esperienza tra i professionisti il giovane tecnico ex calciatore, fra le altre, di Perugia e Lecce, è riuscito nell’impresa di guidare un gruppo giovane e con diversi elementi alla prima esperienza in categoria non solo a conquistare con largo anticipo la salvezza ma anche a concorrere per le prime posizioni. In attesa di una chiamata dall’Italia dove nel recente passato ha guidato gli allievi nazionali del Siena ed il Borgo a Buggiano in Seconda Divisione, in esclusiva per TuttoB.com Colonnello esprime il proprio giudizio sull’attuale torneo cadetto. Una realtà che conosce molto bene avendoci giocato per diversi anni con maglie e formazioni diverse.

Colonnello, il campionato di serie B è cambiato molto tecnicamente e qualitativamente rispetto a quando giocava?

“Negli ultimi 5-6 anni ha perso un po’ di qualità. Nel mio periodo in cadetteria c’erano calciatori importanti come Andrea Carnevale, giusto per citarne uno. Calciatori che avevano calcato grandi palcoscenici e che accettavano di buon grado di scendere in B. Adesso sia per la crisi economica ma anche per via del ricambio generazionale sotto questo profilo si è perso molto.”

Un giocatore con alle spalle campionati di serie A ora difficilmente accetta di scendere in B? Perché?

“Secondo me perché ad oggi tra la serie A e la cadetteria ci sono 10 categorie di differenza. Un fattore positivo però c’è. E cioè che vi è più spazio per i ragazzi provenienti dai settori giovanili, dalle formazioni Primavera di club importanti o dalle serie inferiori. Però dei calciatori esperti ci vogliono sempre, soprattutto per dare una mano ai ragazzi alla prima esperienza tra i professionisti. Perché i ritmi sono completamente diversi, ed in campo i punti pesano diversamente rispetto al campionato Primavera.”

Al di là del Palermo che questo campionato lo sta vincendo con pieno merito, chi può ambire al secondo posto che significa promozione diretta?

“Nonostante la situazione societaria ed i punti di penalizzazione io dico il Siena. A livello di rosa è una delle più forti. L’Empoli sia l’anno scorso che in questa stagione ha disputato due annate ottime ed è in corsa, così come il Lanciano. Poi ci sono sempre Pescara e Brescia che se dovessero ottenere un paio di vittorie consecutive potrebbe tornare in corsa per gli spareggi promozione.”

Fra le formazioni di testa in questo momento non sembra vivere un buon periodo l’Empoli di Sarri. È un problema aver accusato questo calo proprio nel momento topico della stagione?

“Può essere un problema, perché a volte le squadre che ti rincorrono e riescono a rialzarsi hanno sicuramente qualcosa in più. Poi specie per chi perde punti e posizioni dopo essere stati sempre nelle primissime posizioni si rischia seriamente di pagare dazio.”

Ed invece fra le formazioni che in questo momento sono fuori dalla zona spareggi promozione chi può rientrare in ballo?

“Il Pescara potrebbe inserirsi nuovamente in questo discorso, perché come rosa è fra le più forti in assoluto. Purtroppo per i biancazzurri ci sono state diverse situazioni che hanno penalizzato l’andamento della stagione. Ma se in questo finale dovesse mettere in fila un paio di risultati positivi, anche grazie alla spinta che può dare il pubblico pescarese, potrebbe davvero giocarsi la possibilità di concorrere per la promozione.”

Qual è il suo punto di vista sulla volata per la salvezza?

“La Reggina è in grossa difficoltà, forse è fuori dai giochi. La lotta riguarda Novara, Cittadella e Padova. I piemontesi sabato a Pescara giocano una gara molto importante e se dovessero riuscire a fare risultato sarebbe oro colato. Cittadella e Padova non molleranno nulla da qui fino alla fine.”

Colonnello quest’anno nella serie B greca alla guida dello Zakynthos ha compiuto un vero e proprio miracolo, ottenendo grandi risultati alla guida di una formazione giovane e con diversi calciatori alla prima esperienza in categoria. Si aspetta una chiamata dall’Italia dopo aver fatto ottime cose all’estero?

“È stato un anno eccezionale anche dal punto di visto personale, perché allenare un anno all’estero equivale farlo 10 anni nella nostra attuale Lega Pro. Abbiamo fatto un miracolo, scrivendo la storia del club. A livello personale aspetto una chiamata dall’Italia, ma se così non fosse ho già delle nuove situazioni all’estero. Però spero che mi si possa dare una possibilità in Italia.”

 

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