Il Mattino - Frosinone-Juve Stabia: ritorna anche l'esodo del tifo

© foto di Giuseppe Scialla

Da capolista, e sempre più nella storia del club, con la certezza di essere una realtà nel torneo di serie B, la Juve Stabia si approccia alla trasferta di questa sera (inizio alle 20.30) a Frosinone con la determinazione di chi vuol proseguire un percorso e la consapevolezza dei propri mezzi, a cospetto della compagine di Vivarini che, retrocessa dalla serie A al fotofinish, al contrario sembra ancora alla ricerca di una propria identità.



Quarta sfida esterna di fila (col Mantova, in casa, si è giocato a Piacenza), la squadra di Pagliuca esce rinnovata profondamente dal mercato (Fortini e Morachioli gli ultimi colpi) e ora cerca di trovare quella stabilità minata dalle trattative - su tutte quella culminata con la cessione di capitan Mignanelli alla Spal - che hanno pesato, e non poco, su alcune delle scelte del tecnico in questo avvio di stagione. Lui prova a glissare: «C’è stato tanto da giocare – esordisce l’allenatore nella conferenza prepartita - ho avuto poco tempo per pensare al mercato. E poi avevamo la persona giusta ad occuparsene. Quando qualcuno va via dispiace sempre: Mignanelli, Piovanello, lo stesso Tonin, ci avevano dato tanto sotto l’aspetto umano in questi mesi senza dimenticare chi è stato fondamentale per la vittoria del campionato. Il calcio, però, lo sappiamo, è fatto anche di queste dinamiche».

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Pagliuca prova a fare i conti con qualche acciacco e con la stanchezza che qualcuno dei suoi potrebbe accusare: «Abbiamo un gruppo giovane – dice - e recupereremo. Anche perché poi avremo modo di riposare con la sosta. Confido molto sulla voglia di esserci di tutti. Il Frosinone? È una squadra forte, uscita ulteriormente migliorata dal mercato. Sia a livello tattico che di duelli individuali ci attende una sfida in cui servirà grande concentrazione».



La difesa a quattro dello scorso anno sembra ormai essere stata accantonata per un modulo che consente maggiore fisicità e spinta a centrocampo ed alternative in avanti: «A tre o a quattro poco conta, non sono tanto i numeri – spiega l’allenatore stabiese - quanto i principi. Dobbiamo mantenere una grande organizzazione, facendo poi i conti con l’avversario di turno, in base al quale possiamo cambiare qualcosa».

Allo Stirpe la Juve Stabia ritroverà la propria tifoseria. Oltre mille i biglietti letteralmente polverizzati in meno di tre ore: «C’è da sempre un grande legame con la nostra gente – chiosa Pagliuca -. E c’è un forte senso di appartenenza anche per la squadra. I sette punti in classifica devono portare entusiasmo ai tifosi, ma per noi devono essere un punto di partenza su cui costruire la salvezza. Ricordiamoci sempre che quello è l’unico vero obiettivo». A Frosinone gli assenti dovrebbero essere due, Varnier che ha recuperato dal problema all’adduttore, ma difficilmente sarà in campo, e Pierobon.

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