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ESCLUSIVA TB - Cremonese, Sernicola: "Promozione impresa storica, ho ancora i brividi. Grazie Pecchia. Playoff? Tifo per i miei amici. E il prossimo anno..."

di Marco Lombardi
Sernicola
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Leonardo Sernicola, terzino in forza alla Cremonese neopromossa in Serie A ma di proprietà del Sassuolo.

Cremona ritrova la Serie A dopo 26 anni di assenza: avete scritto una pagina di storia…

“Sì, abbiamo realizzato un’impresa memorabile, che resterà per sempre: siamo entrati nella storia di questo club e ne siamo orgogliosi”.     

Curiosamente, insieme a te anche un altro civitonico ha festeggiato la promozione nell’Olimpo del calcio italiano: Alessandro Tuia, centrale difensivo del Lecce. Vi siete sentiti?

“Con lui ho un bellissimo rapporto, siamo legati da una profonda stima reciproca. Ci siamo sentiti subito dopo la promozione delle nostre due squadre in Serie A: il suo è stato il primo messaggio a cui ho risposto. È un ragazzo d’oro e per lui, l’anno prossimo, sarà bellissimo tornare a giocare nel massimo campionato; se lo merita. Presto, comunque, ci vedremo a Civita Castellana”.

Con Pecchia sei stato titolare pressochè inamovibile: 33 presenze in campionato.

“Il mister è stato fondamentale per la mia crescita: se sono riuscito a migliorare la fase difensiva, è merito suo; oltretutto questo era il primo anno che giocavo in una difesa a quattro. Ringrazio lui e il suo staff per avermi dato l’opportunità di disputare un campionato intero, da protagonista, facendomi sentire un punto di riferimento per la squadra”.  

La promozione della Cremonese dimostra che per vincere, in B, non bastano le ‘figurine’…

“È stata la mia terza stagione in Serie B, quindi direi che la categoria ormai la conosco e ho capito come funziona… Questo è un campionato estremamente difficile, nel quale ci sono corazzate fortissime; non per niente noi non eravamo partiti tra le favorite della cadetteria. Nonostante ciò, siamo riusciti a realizzare un’impresa che, come dicevo poc’anzi, è destinata ad entrare nella storia. Detto questo, sì, la Serie B non è fatta solo di grandi nomi e di squadre che spendono tanti soldi. Il segreto è plasmare un gruppo coeso e trovare la giusta alchimia. Quest’anno, ripeto, c’erano tantissime squadre forti; è stato uno dei campionati più competitivi e difficili degli ultimi anni, ma siamo riusciti a coronare un sogno”.

Dopo i ko ravvicinati con Crotone e Ascoli, com’era il morale nello spogliatoio?

“Sotto terra, perché stavamo buttando via un campionato intero. In quel periodo non eravamo più noi, le gambe non giravano come prima e, probabilmente, abbiamo avuto il ‘braccino del tennista’; paradossalmente però ritengo che sia stato un bene giocare da terzi in classifica l’ultima partita, perché siamo andati a Como con la testa libera, senza niente da perdere, e abbiamo vinto. Invece il Monza ha fallito il match-point al ‘Curi’, permettendoci così di conquistare la promozione”.

Giustappunto, cos’hai pensato quando, a 5’ dalla fine del campionato, vi hanno comunicato il vantaggio del Perugia sui brianzoli?

“Ricordo che avevo appena conquistato un fallo, Buonaiuto si avvicina e mi dice: ‘Ha segnato il Perugia, ha segnato il Perugia!’. Io per l’emozione ho risposto: ‘Dammi un bacio’. Negli ultimi istanti della partita avevo già le lacrime agli occhi e ancora adesso, a ripensarci, ho i brividi. Al triplice fischio dell’arbitro, poi, tutti sono entrati in campo e io sono scoppiato a piangere. È stata una delle emozioni più significative della mia carriera calcistica”.

Chi vince i playoff?

“Faccio il tifo per due grandi amici: De Luca del Perugia, cui auguro il meglio perché è un bravissimo ragazzo e un professionista esemplare, e Brignola del Benevento; spero che uno di loro riesca a vincere la finale”.         

 Il 30 giugno scade il prestito dal Sassuolo: dove ti immagini il prossimo anno?

“Chiaramente mi auguro di giocare in Serie A... Qui a Cremona mi sono trovato benissimo, adesso aspetto di capire cosa deciderà il Sassuolo…”.    

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