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ESCLUSIVA TB - Di Bari: "Pordenone sorpresa, Empoli e Cremonese delusioni. Ecco i giovani più forti. Defiscalizzazione utile anche in B"

di Marco Lombardi

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Di Bari
Di Bari
© foto di Marco Conterio

Il punto sul campionato cadetto con Giuseppe Di Bari, ex direttore sportivo del Foggia, intervistato da TuttoB.com.

Partiamo dai nuovi allenatori di Livorno e Trapani. I toscani hanno optato per un esordiente in Serie B, mentre i siciliani hanno preferito puntare su un tecnico con tre lustri di esperienza in categoria. Stesso obiettivo, la salvezza, da inseguire per vie antitetiche.

“Il Trapani non ha voluto rischiare, è andato sul sicuro. La scelta di Castori  è dettata dalla grande esperienza del tecnico marchigiano.  Quella di Tramezzani, al contrario, è una scelta strategica, congeniale alla filosofia del patron Spinelli cui piace il bel gioco. La società labronica predilige un certo tipo di calcio e Tramezzani, per quello che ne so,  ha buone idee. Si tratta di una scelta votata al bel gioco. Senza nulla togliere a Castori, che ha dalla sua maggior esperienza e vanta un curriculum in Serie B, tra Ascoli, Cesena e Carpi, che parla da solo”.

In testa alla classifica il Benevento sta facendo un campionato a parte. Alle spalle dei sanniti, viceversa, la classifica è estremamente fluida e incerta. C’è una squadra su cui si sente di puntare in chiave promozione?

“Fermo restando che il Benevento è superiore a tutti per distacco, avendo maggiori certezze a livello di giocatori e un allenatore che ha trasmesso organizzazione e mentalità alla squadra, devo ammettere che dietro la capolista c’è un equilibrio davvero impressionante. Che a memoria mancava da un po’ di anni in Serie B. Direi che la sorpresa è senz’altro il Pordenone, mentre il Frosinone, malgrado non sia partito bene, è in grande recupero e rappresenta la certezza. I ciociari hanno un allenatore bravo come Nesta, che ha idee interessanti, e tutte le carte in regola per ambire al salto di categoria. Domani ci sarà la partitissima Benevento-Frosinone. Dovrei andare a vederla, sono curioso. Allargando il discorso, comunque, diverse compagini possono giocarsi qualcosa  di importante, penso ad Ascoli, Cittadella, Entella… La classifica è corta e in un fazzoletto di punti sono raccolte tante squadre. ”.

In coda, al contrario, la situazione sembra piuttosto delineata.

“Sì, Livorno e Trapani si sapeva che avrebbero dovuto lottare per la salvezza, mentre il Cosenza, che viene da un buon campionato, quest’anno sta incontrando delle difficoltà impreventivate. Vedere i Lupi laggiù dispiace. Diversamente mi aspettavo di più dal Venezia, che però ha i mezzi per uscire dalla zona pericolosa”.

Abbiamo parlato di squadra rivelazione, e invece la delusione?

“In base a quelle che erano le aspettative di inizio stagione, Empoli e Cremonese stanno oggettivamente deludendo. Ritengo che qualcosa in più fosse lecito attendersi anche dal Crotone, benché onestamente la squadra di Stroppa meritasse una classifica migliore per il bel gioco che esprime”.

Diversi addetti ai lavori sostengono che dopo la parentesi di mercato invernale inizierà un altro campionato. Condivide?

“Sono d’accordo, perché chi ha le disponibilità può inserire giocatori in grado di cambiare il percorso della stagione. Fermo restando che dipende tutto dagli equilibri che vai a toccare. Da questo punto di vista, il mercato di riparazione può rivelarsi un’arma a doppio taglio: può incidere sia in positivo che in negativo”.

Quali sono i giovani emergenti che finora l’hanno impressionata di più?

“Indubbiamente Pobega, centrocampista scuola Milan in forza al Pordenone, Crociata del Crotone e Manuel De Luca dell’Entella. Questi giocatori ho avuto modo di osservarli da vicino. Ma sono diversi i giovani interessanti e altri verranno fuori. Mi aspettavo di più da La Gumina, che però è stato frenato da un infortunio e risente del momento negativo dell’Empoli”.

Parliamo di defiscalizzazione, tema di stringente attualità. La Lega Pro ha indetto uno sciopero finalizzato ad ottenerne l’introduzione e anche la Lega B ha auspicato l’adozione di provvedimenti in tal senso per abbattere i costi e usufruire di risorse da investire in infrastrutture materiali e/o immateriali. Lei che ne pensa?

“Spero che la defiscalizzazione possa andare in porto perché sarebbe di grande giovamento ai club di Serie C, chiamati a fronteggiare le varie problematiche. La sostenibilità economica è fondamentale e in terza serie ci sono tanti problemi. La B, invece, è un’altra cosa, perché ci sono i diritti televisivi. Che in C mancano. Ad ogni modo defiscalizzare anche in B non sarebbe male per fornire alle società un supporto economico importante”.     

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