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ESCLUSIVA TB - Latina, Viviani: "Sogno la Serie A. Mi ispiro a Mihajlovic e Beckham..."

di Redazione TuttoB.com

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© foto di Federico Gaetano

Giallorosso di cuore e di proprietà, Federico Viviani, è la giovane promessa della Roma che spera in un futuro di successi. Il centrocampista classe ’92, intanto, si sta facendo notare per le prodezze in Serie B col Latina, squadra di cui veste la fascia di capitano e per cui sta diventando una pedina fondamentale anche in fase realizzativa. Suo il gol su punizione che ha sbloccato il match di sabato scorso col Brescia, sue le altre sei reti che stanno aiutando i neroblu a recuperare i punti persi nel girone d’andata. Intanto l’Europeo di Repubblica Ceca, che si svolgerà in giugno, si avvicina e chissà che Federico non possa ripetere gli stessi numeri mettendo in mostra le sue qualità anche in campo internazionale.

Anche da centrocampista riesci ad andare sempre in rete, soprattutto su punizione. Sono la tua specialità?

“Prima di tutto ci tengo tantissimo a dedicare il bel gol di sabato ai miei nonni perché davvero se lo meritano. Per quanto riguarda le punizioni, sono la mia specialità sin da quando giocavo in Primavera. Una o due volte a settimana mi fermo un po’ di più dopo l’allenamento in modo da migliorare a calciare perché è una cosa che si ha dentro, ma se si vuole davvero essere al top è necessario che venga sempre perfezionata”.

Ti ispiri a qualcuno?

“Sin da piccolo ho sempre studiato Mihajlovic e Beckham, è soprattutto quest’ultimo che prendo come esempio sia in campo che fuori. Ho sempre cercato di rubare con gli occhi la loro tecnica che poi ho cercato di mischiare con le mie qualità”.

Hai un ruolo fondamentale ormai a Latina, ti senti leader oltre che capitano?

“Credo che il mister mi abbia voluto dare la fascia di capitano anche per una questione di responsabilità e io nel mio piccolo sto cercando di ricompensarlo dando sempre il massimo, cosa che comunque faccio da inizio campionato. Tuttavia mi sento di dire che ogni componente della squadra è stato ed è fondamentale per il lavoro da svolgere, come organico inoltre, stiamo man mano acquistando coraggio e consapevolezza dei nostri mezzi, soprattutto da gennaio con l’arrivo di Iuliano”.

Ed è da quel momento che le cose sembrano essere cambiate in positivo…

“Si, infatti il Mister col suo modo di approcciarsi alla squadra ha cambiato in meglio la mentalità dello spogliatoio e anche grazie ai risultati positivi ottenuti ultimamente abbiamo capito di poter affrontare chiunque ad armi pari. Iuliano ha giocato ad altissimi livelli, non si accontenta mai e anche quando abbiamo fatto bene ci dice che si può ancora alzare l’asticella. Insomma è uno abituato a non mollare e ci ha trasmesso questi valori che ci stanno facendo collezionare prestazioni positive”.

Come sta ora la squadra?

“Non siamo mai stati fuori forma, era proprio la convinzione che ci mancava insieme a una dose di fortuna e di certo i risultati negativi non aiutavano. I fattori principali che ci hanno permesso di superare il periodo complicato che stavamo passando però, sono stati anche l’unità del gruppo e la voglia di dare sempre il 150% . Nel calcio il lavoro paga, noi abbiamo sempre dato il massimo ed ecco che ora veniamo ricompensati. Sentiamo di potercela giocare con tutti”.

Come vi state preparando alla gara contro lo Spezia? Che gara vi aspettate?

“Io sono diffidato e non so se potrò essere presente al Derby contro il Frosinone. Dobbiamo stare attenti allo Spezia che è una squadra che da sempre lotta per la massima serie e anche quest’anno ha giocatori in grado di mettere chiunque in difficoltà. Noi però sappiamo di poter fare altrettanto bene se restiamo concentrati e mettiamo in pratica quello su cui ci alleniamo tutti i giorni”.

Lotta salvezza ci credete?

“Assolutamente. Ci credevamo prima e adesso ancora di più con tutto il cuore. Abbiamo giocato una bella partita a Bologna così come col Pescara, con la Ternana e col Carpi dove ci è mancato solo il gol, le dimostrazioni da parte nostra non sono mancate”.

Chi temete di più tra le formazioni che sperano di raggiungere il vostro stesso obiettivo?

“Può sembrare una frase fatta, ma è la verita quando diciamo di dover pensare solamente a noi stessi, partita dopo partita. Quando poi si riescono a portare a casa tanti punti non si pensa neanche a chi c’è al di fuori della propria squadra, si rimane concentrati sull’obiettivo ed è l’unico modo per raggiungerlo tenendo sempre a mente che questo è il campionato meno scontato della terra. La classifica poi è corta e anche il Varese, che è ultimo, può ancora sperare”.

A  fine stagione tornerai subito Roma o ti aspetti un altro prestito? Ti senti pronto per la SerieA?

“Ancora non ho parlato coi procuratori dato che la priorità è quella di salvarsi col Latina, però spero di dimostrare fino alla fine di meritarmi la massima serie. E’ il mio sogno fin da quando ero piccolo”.

Manca sempre meno a Euro2015. Raccontaci un po’ della nazionale di Di Biagio, inizialmente in tanti non credevano negli Azzurrini…

“Quella di giugno sarà una competizione bellissima, confrontarsi con le squadre più forti d’Europa è un’emozione grande e sarà per noi una soddisfazione partecipare perché quando avevamo perso la prima partita di qualificazione contro il Belgio, nessuno credeva in noi: ci dicevano che mancava qualità, che non meritavamo la massima serie e tantomeno un posto da titolari in Nazionale. Invece sono orgoglioso di tutto ciò che abbiamo fatto grazie anche a Mister Di Biagio, siamo riusciti a battere la Serbia e ad eliminare il Belgio che era la grande favorita. Vogliamo dare il massimo in questa competizione, ma soprattutto intendiamo centrare l’obiettivo Rio 2016. Giocare le Olimpiadi dev’essere una soddisfazione unica”.

Durante la settimana del Derby in tanti sarete impegnati in Nazionale. La Lega Serie B dovrebbe venire più incontro a giocatori convocati e società?

“Credo che si dovrebbe trovare un modo per venire incontro sia a noi che possiamo essere convocati che alle società che decidono di valorizzare i giovani con più qualità. Ad esempio lo scorso anno il Crotone, che aveva diversi giocatori convocati con Di Biagio, si era ritrovato a dover disputare una partita di campionato con molte assenze importanti. In Serie A quando ci sono gli impegni in con la Nazionale il campionato si ferma, non vedo perché anche la Serie B non debba seguire questo esempio, tuttavia sono sicuro che si riuscirà a trovare una soluzione”.

 

Nicole Gomena

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