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ESCLUSIVA TB - Mutti: "Promozione diretta? Se la giocano in quattro. Cosenza, così non va. Crotone, un ko al 'Menti' sarebbe una sentenza. Complimenti al Bari"

di Marco Lombardi

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Mutti
Mutti
© foto di Federico De Luca

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Bortolo Mutti, ex tecnico tra le altre di Atalanta, Napoli e Palermo nonché attuale opinionista di 90° minuto del sabato sui Rai Sport.

La Serie B riabbraccia il Bari, neopromosso con tre turni d’anticipo.

“Una promozione assolutamente meritata, in virtù di un lavoro importante compiuto negli ultimi anni. Il Bari ha gestito bene il campionato e chiuso con tranquillità, prevalendo in un girone difficile composto da tante squadre agguerrite come Catanzaro, Palermo e Avellino. Complimenti a Mignani e Polito, che hanno riportato il club nel calcio che gli compete”.

Qual è la rivelazione del campionato cadetto e invece la delusione?

“Stanno facendo molto bene Ascoli e Perugia, entrambe in lotta per i playoff, ma anche il Como. Il fatto, però, che davanti ci siano sei squadre raccolte in un fazzoletto di punti significa che qualcuno, penso soprattutto a Brescia, Lecce, Pisa e Monza, non ha dato il massimo perché, a differenza delle precedenti stagioni, manca un vero padrone del campionato. Quanto alle delusioni, invece, dico Parma, Spal e soprattutto Crotone che, sceso dalla A, rischia paradossalmente di sprofondare in C. Deludente anche il Frosinone, che arranca non avendo trovato la forza per recitare un ruolo da protagonista”.

Chi vede favorite per la promozione diretta?

“Lecce, Cremonese e Monza hanno organici molto strutturati e importanti, lo stesso dicasi per il Brescia; sono tutte sullo stesso piano. A questo punto della stagione è fondamentale mantenere i nervi saldi e avere grande consapevolezza delle proprie forze”.  

A Brescia Corini è subito partito forte, eppure Pippo Inzaghi aveva fatto buone cose...

“L’esonero di Inzaghi è stato clamoroso ed eclatante per i modi: prima è stato sollevato dall’incarico salvo poi fare repentina marcia indietro, poi effettivamente sostituito. Probabilmente era un matrimonio che non si doveva fare. Cellino è molto esigente e volubile, e la piazza ha grandi pretese; inoltre i rapporti tra il presidente e Inzaghi non erano idilliaci. Corini, viceversa, è un ex, conosce perfettamente l’ambiente e ha già vinto; è partito col piede giusto, vero, ma il Vicenza merita una tiratina d’orecchie perché se vorrà salvarsi dovrà avere ben altro atteggiamento rispetto a quello mostrato al ‘Rigamonti’…”.

Ha destato scalpore la sonora ‘manita’ incassata dal Pisa a Benevento. Lei crede che l’eco del ‘caso plusvalenze’ abbia condizionato i nerazzurri?

“Può essere… Però penso che lo spogliatoio sia mentalizzato molto di più sul campionato. A Benevento la partita è andata in un certo modo, gli episodi l’hanno indirizzata… Detto questo, il Pisa dovrà riflettere perché ha rimediato una sconfitta pesante; l’importante, ora, è lasciarsi alle spalle le scorie”.

Il Como si conferma matricola terribile: questa volta ne ha fatto le spese nientemeno che il Monza.

"Quella ottenuta dai lariani è una vittoria pesantissima, che certifica un grande lavoro sul piano dell’impostazione e della prestazione, di alto livello. E’ significativo aver battuto il Monza, che ha incassato una sconfitta inattesa. A volte i brianzoli incappano in queste cadute, che per una squadra così importante non dovrebbero succedere”.

In coda Bisoli non è riuscito a risollevare il Cosenza, ma le altre non corrono.

“Il Cosenza è in grande difficoltà. Nonostante l’arrivo di Bisoli, i rossoblù non hanno trovato un’identità di gioco e i risultati non sono arrivati. E’ una stagione sofferta, iniziata con un ripescaggio e un mercato approssimativo, con individualità che non hanno reso per quello che ci si aspettava. Il Cosenza dovrà lottare con le unghie e con i denti per salvarsi, insieme a Crotone, Vicenza e Alessandria; il Pordenone, invece, è ormai tagliato fuori”.

E domani c’è un delicatissimo Vicenza-Crotone: per i calabresi è l’ultima spiaggia.

“Sì, per il Crotone un ko in uno scontro diretto sarebbe praticamente una sentenza. Ma anche il Vicenza, dopo la sconfitta di Brescia, deve riflettere parecchio perché la prestazione è stata sottotono. I biancorossi hanno clamorosamente sbagliato l’approccio, una squadra che deve salvarsi ha il dovere di fare molto di più; anche se perdere a Brescia ci sta. Viceversa il Crotone, vincendo, potrebbe riaprire il discorso playout”.

La colonia di azzurrini under 21 della Cremonese (Carnesecchi, Okoli, Fagioli e Gaetano) potrebbe costituire, in prospettiva, l’ossatura della nazionale maggiore?

“Sono giocatori bravi e di qualità, che davanti hanno un futuro importante, sebbene l’Under 21 negli ultimi anni abbia fatto registrare molti flop e non abbia grande rilevanza tecnica a livello internazionale. La verità è che in Italia ci sono troppo pochi giovani di valore; la nazionale maggiore, però, ha bisogno di campioni...”.   

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