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ESCLUSIVA TB - Pro Vercelli, ds Varini: "Col Novara faremo una partita importante per i tifosi. Marchi? I suoi gol..."

di Francesco Becciani

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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ha parlato ai microfoni di tuttob.com il direttore sportivo della Pro Vercelli, Massimo Varini. Queste le parole del dirigente dei piemontesi dopo la sfida con l'Entella e in vista della prossima gara, il derby contro il Novara:

La sconfitta con l’Entella nell’ultima giornata è il modo peggiore di arrivare al derby?

“Penso che si devono sempre leggere bene determinate situazioni. Se uno la legge dal punto di vista del risultato allora è un disastro: vincevamo ed abbian perso. Ma se uno la legge nel contesto di un periodo come faccio io, dico che noi abbiamo fatto la terza partita consecutiva dove giochiamo un calcio di buon livello. Con l’Entella abbiamo fatto due errori che non facciamo solitamente e la gara si è rigirata a nostro sfavore. Fino a quel momento la se c’era una squadra in campo eravamo noi e dovevamo fare il 3-0, oltre al gol annullato che non sto a sindacare, il loro portiere ha fatto due parate nella stessa azioni clamorose, e dal 3-0 che potevamo fare siamo passati al perdere a partita. Fino a quel momento li 11 contro 11 abbiamo fatto una gara importante. Io la guardo in quest’ottica, credendo che la squadra sia cresciuta molto nelle ultime 3 settimane, sono convinto che abbiamo dei valori che alla lunga verranno fuori”.

L’espulsione di Pigliacelli è stata più determinante numericamente e psicologicamente?

“È stata determinante comunque, perché dall’espulsione è venuto fuori il rigore e poi hanno fatto i 2-2. Ci siamo trovati in inferiorità numerica e non siamo stati bravi a leggere la situazione. Se devo fare un appunto molto forzato, in quel momento dovevamo saper leggere meglio la situazione, compattarci un po’ di più, pensare che portare a casa il 2-2 era un risultato straordinario comunque e giocare con quel tipo di ottica li”.

Tra l’altro la Pro Vercelli in questo campionato conosce poco le mezze misure: o perde o vince, sono pochi i pareggi della sua squadra…

“Purtroppo si, è un dato di fatto anche dall’anno scorso. Non so perché. Una cosa sulla quale dobbiamo riuscire a migliorarci è il riuscire a leggere la partita un po’ meglio nelle varie situazioni. Adesso con l’ingresso di Budel penso che anche in questo possiamo migliorare. Alessandro è un calciatore di grande esperienza che sa leggere nel suo ruolo bene i momenti della gara”.

Che succede al bomber Marchi? non segna dal 17 ottobre unico gol stagionale...

“Il campionato di Marchi va diviso in due parti, come la squadra d’altro canto. La prima parte è stato dove lui non ha giocato ai suoi livelli, a prescindere dal gol. Si era incartato in una serie di loop mentali che non permettevano di fornire prestazioni all’altezza del suo standard normale. All’inizio non era neanche a posto fisicamente perché l’infortunio lo aveva fermato per 3 mesi. Lui ha una struttura fisica importante anche muscolarmente quindi ci ha messo un po’ di tempo per tornare l’atleta che è sempre stato. Invece adesso io penso che noi oltre Mammarella, Budel e Malonga nel mercato di gennaio abbiamo riacquistato anche Marchi. Le ultime 4 partite ha fatto le gare da giocatore che è sempre stato. Gli manca solo il gol, ma quello arriva perché adesso è libero mentalmente, è sereno, tutto quello che non era nel girone d’andata. Quando l’anno scorso si è infortunato Marchi noi ci siamo salvati. Dopo la partita con il Vicenza eravamo retrocessi matematicamente, senza di lui ci siamo salvati facendo un finale straordinario. Sono convinto quest’anno che lui farà i gol che serviranno per salvarci”.

La classifica in questo momento è più un peso e una motivazione?

“Noi quest’anno abbiamo vissuto una stagione particolare. Nelle prime 7 partite eravamo una squadra senz’anima. Poi l’abbiamo improvvisamente trovata, facendo anche bene ma a fine dicembre siamo tornati a perdere facendo 4-5 partite senza cattiveria. Era come se l’anima che avevamo trovato l’avessimo ripersa. Io credo che adesso che l’abbiamo ritornata a trovare. A prescindere dall’ultimo risultato, che è senz’altro negativo, però la squadra l’anima ce l’ha veramente dentro. Anche parlando con i giocatori più esperti del gruppo l’ho sentito nelle loro parole. Quando è così io penso che alla fine, se ci sono i valori, il risultato che devi ottenere lo ottieni. Il nostro obiettivo è salvarci, anche all’ultima giornata, perché la gente si dimentica velocemente ma io no. Noi l’anno scorso l’ultima partita l’abbiamo fatta con la radiolina in mano, aspettando i risultati degli altri campi. Anche a me piacerebbe imboccare la stagione che sta facendo l’Entella quest’anno, però purtroppo non l’abbiamo fatto, siamo ancora li che lottiamo. Fa parte della nostra storia e non siamo ancora arrivati ad avere l’esperienza e la maturità per essere una squadra che lotta per i quartieri alti, siamo una piccola realtà che sa che deve lottare fino alla fine per salvarsi. Salvarsi in Serie B è come vincere il campionato”.

Arriva il derby. Cosa significa in questo momento per la Pro Vercelli approcciarsi a questa partita? É l’occasione giusta per svoltare in campionato?

“Approcciarsi al derby vuol dire che anche noi lo sentiamo particolarmente, anche io che non sono di queste parti ma mi rendo conto, vivendo qui, che è una partita sentitissima che vogliamo affrontare con la testa giusta. Secondo me, a prescindere dalle assenze che avremo, se andiamo a fare la partita con l’atteggiamento giusto, sono sicuro che faremo una grande partite. Poi nel calcio ci sono tre risultati: si può vincere, pareggiare o perdere. Questo dev’essere una base. L’importante è andarci con la testa giusta, poi quel che viene viene. Noi andremo a fare una partita importante per i nostri tifosi, per la città, per noi e per la nostra classifica. Poi se otterremo il risultato non significa che abbiamo risolto i notti problemi ma che abbiamo messo un mattone in quella direzione”.

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