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ESCLUSIVA TB - Ventura: "Bari, soffro per te: i playout sarebbero un dramma. Spezia delusione. Samp, ora i playoff vanno blindati. Secondo posto? Cremonese favorita"

Esclusiva TB
di Marco Lombardi

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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La crisi del Bari e la rinascita della Samp, lo Spezia delusione, il Pisa zoppicante e il triello per il secondo posto. Ai microfoni di TuttoB è intervenuto Gian Piero Ventura, ex Ct della Nazionale italiana.

Il Bari ha imboccato una deriva pericolosa: si è ridotto a 2 punti il margine di vantaggio sulla zona playout e il calendario di certo non strizza l’occhio ai biancorossi. Ora l’obiettivo è mantenere la categoria.

“Purtroppo sì, la sconfitta (immeritata) con la Samp ha deciso questo. Diversamente, se i biancorossi avessero vinto avrebbero avuto ancora qualche chance di agganciare la zona playoff. Adesso occorre evitare di farsi risucchiare nei playout. Che sarebbero drammatici per una piazza come Bari”.

Sono cambiati tre allenatori, ma i risultati sono praticamente identici. Forse la squadra è stata sopravvalutata o non si è creata la giusta alchimia?

“Tutto è dipeso dagli ultimi 60 secondi della finale di ritorno dei playoff della passata stagione. Vedersi sfuggire la promozione in quel modo è stata una sberla difficile da superare, al di là delle chiacchiere che si fanno. Una mazzata terribile. Io sono molto legato al Bari e soffro nel vederlo così in difficoltà. Persa la Serie A, la società poteva cambiare allenatore oppure confermarlo; fermo restando che se decidi di tenerlo poi lo devi supportare. E invece dopo dieci partite, scandite da una vittoria e otto pareggi a fronte di una sconfitta, Mignani è stato licenziato. È arrivato Marino, che ha incontrato delle difficoltà e un ambiente poco sereno. E adesso è il turno di Iachini, allenatore capace e di carattere, ma nemmeno lui sta riuscendo a raddrizzare la barca, in quanto dopo le due vittorie iniziali ha raccolto quattro sconfitte e un pareggio nelle ultime cinque giornate. Bari è una piazza di Serie A: se a Cittadella un filotto di sconfitte può essere sopportato, qui non è così”.

Quanto è difficile per una squadra non abituata a lottare nel fango della zona retrocessione calarsi in una nuova mentalità?

“Non è facile perché il Bari era partito con ambizioni importanti. Prendiamo il Sassuolo in Serie A: ha fatto molto bene per una decina di anni, ma adesso è invischiato nei bassifondi e fa tanta fatica. Il Sassuolo non è affine a Cagliari e Verona che hanno la mentalità di chi si deve salvare. Sotto questo punto di vista, chi non è abituato a lottare per il mantenimento della categoria paga pegno”.

Pisa e Spezia vanno annoverate tra le delusioni del campionato?

“Lo Spezia senz’ombra di dubbio, perché nonostante una società solida e una squadra costruita per puntare in alto si ritrova terzultima. È la delusione del campionato. Mentre il Pisa, che mi aveva fatto una buonissima impressione a Genova contro la Samp, difetta un po’ di continuità e, sì, poteva fare meglio. Va detto però che Aquilani è alla sua prima esperienza sulla panchina di una squadra professionistica, venendo dal settore giovanile, quindi gli va dato tempo. Ribadisco, la delusione più grande è lo Spezia”.

La Samp è piombata in zona playoff. Dovesse restarci, quale ruolo potrebbe recitare: comparsa o sorpresa?

“La Samp è un caso a parte, una società in embrione che si è salvata per il rotto della cuffia: questo ha permesso a Pirlo di conservare la panchina, superando momenti molto difficili (5 sconfitte nelle prime 9 di campionato). In condizioni normali simili risultati sarebbero stati una catastrofe, specie in una piazza importante come Genova. Diciamo che c’è stata un po’ di comprensione verso Pirlo. Adesso i blucerchiati vengono da 3 vittorie di fila che li hanno proiettati in zona playoff, ma il difficile sarà restarci. Io tifo Bari e Samp, ergo auguro ai biancorossi di salvarsi (per quest’anno) e ai blucerchiati di disputare (e magari vincere) i playoff”.

La lotta per la seconda poltrona pare ormai ridotta a tre squadre (Venezia, Cremonese e Como): chi vede favorita?

“È una lotta apertissima. Il Venezia ha una buona squadra ed è guidato da un allenatore che è stato anche mio collaboratore. La Cremonese ha un tecnico che sa come si vince in B. Mentre il Como ha grandi individualità, oltre a una società importante alle spalle. Vedo un gradino sopra la Cremonese, la cui rosa mi pare superiore alle altre. Che comunque se la giocheranno fino in fondo. Una di queste tre accompagnerà direttamente il Parma in Serie A, mentre le altre due, a mio avviso, disputeranno la finale playoff. Anche il Palermo è una squadra competitiva, ma il suo campionato è costellato di alti e bassi: c’è qualcosa che non va. Per stare lassù serve continuità, non puoi permetterti così tanti passaggi a vuoto”.          

 

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