Modena, lo Scida è terra proibita, ma la Longobarda fece il colpaccio

© foto di Federico De Luca

Dopo la Longobarda, per il Modena a Crotone quasi solo sconfitte. La prima volta dei gialli allo "Scida" è un ricordo molto recente (2 settembre 2001) e molto dolce. Fu la prima vittoria esterna in serie B della squadra di De Biasi, che era reduce dalla promozione della stagione precedente e che, proprio con quel successo alla seconda giornata, stava spiccando il volo per il clamoroso ritorno in serie A, anche se in quel momento neppure il più inguaribile degli ottimisti avrebbe osato sperarlo. Il 2-1 ottenuto quel giorno, grazie alla doppietta dell'ex Ruben Pasino, è però rimasta l'unica vittoria su quel campo. Da allora sette sconfitte e un solo pareggio, il 2-2 della stagione 2011/'12 firmato dalla doppietta di Di Gennaro: il secondo gol, su punizione diretta, stava per diventare un gol fantasma, per le incertezza dell' assistente Romina Santuari che non aveva visto il pallone superare la linea di porta dopo avere sbattuto sotto la traversa. Situazione risolta, dopo cinque minuti di discussioni, dall'arbitro Baracani. Nelle nove trasferte in casa dei Pitagorici per i gialli 9 reti segnate e 20 subite. Delle 20 al passivo, ben 5 sono arrivate su rigori concessi al Crotone (Juric nel 2005/'06, Sedivec l'anno dopo, due volte l'ex gialloblù Ginestra, Gabionetta due anni orsono), mentre nessun penalty c'è stato a favore del Modena. Che, su quel campo, si è fatto anche del male da solo, nel 2004/'05, perdendo per una sfortunata autorete di Tamburini. Insomma allo Scida è sempre difficile, prova ne sia che ci hanno perso anche le due migliori edizioni del Modena dall'inizio di questo secolo, Longobarda esclusa: quella di Pioli (0-1) arrivata poi ai play off, e il Modena di Novellino della scorsa stagione (1-3, con gol di Belloni per i gialli), pure questa approdata agli spareggi per la A. (c.r.)