Foscarini promuove Maran: "Conosco 'Rolly' da 20 anni. Con lui il Pisa alza ulteriormente il tiro"

Foscarini

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"Rolly, lo conosco da 20 anni. Con il suo arrivo il Pisa ha deciso di alzare l’asticella", titola La Nazione.

Una mossa per dichiarare in modo perentorio quali sono le ambizioni della stagione che sta per partire: Claudio Foscarini battezza così la scelta dello Sporting Club di affidare l’eredità di Luca D’Angelo sulla panchina nerazzurra a Rolando Maran. "Conosco Rolly (è il soprannome affettuoso che utilizzano gli amici del tecnico trentino, ndr) dai tempi di Cittadella: si parla ormai di venti anni fa, quando entrambi avviammo il nostro percorso di allenatori – spiega l’ex tecnico, tra le altre, di Padova e Pro Vercelli -. Io guidavo la Primavera dei granata e lui la prima squadra. Da lì ha spiccato il volo verso una carriera vissuta esclusivamente tra Serie B e Serie A: ha lavorato per otto anni consecutivi nel massimo torneo, ottenendo cinque salvezze. Se un professionista di questo spessore, dopo un anno e mezzo di inattività, sceglie di scendere di categoria, lo fa perché è stato convinto da un progetto sportivo e societario vincente e ambizioso".

Foscarini si sofferma su questo aspetto per evidenziare ancor di più la portata dell’accordo siglato dalle parti: "Il Pisa viene da una Serie A sfumata per soli due punti nella stagione regolare e svanita nei supplementari della finalissima playoff. La società, dopo un campionato del genere, ha scelto di alzare ulteriormente il tiro: Rolly arriva sotto la Torre con la garanzia di una rosa fortemente competitiva, in grado quanto meno di ripetere i risultati ottenuti dal suo predecessore". Al quale il tecnico veneto riserva parecchi elogi: "Se oggi lo Sporting Club può permettersi di presentarsi ai nastri di partenza con un tecnico della levatura di Rolando Maran, lo deve anche a chi gli ha lasciato il posto. Luca D’Angelo è una grande persona e un ottimo allenatore, che in quattro anni di lavoro ha saputo far crescere il gruppo e maturare di pari passo con squadra e società. I risultati ottenuti sono stati un crescendo di soddisfazioni e prestigio: ecco perché una figura dello spessore di Rolly può esserne la naturale prosecuzione" [...].