Benevento, Foggia: "Momento triste, solo adesso noi italiani ci rendiamo conto della gravità del problema"
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Ospite di Ottogol, Pasquale Foggia, ds del Benevento, ha toccato vari temi, partendo naturalmente dall'emergenza coronavirus. "Parlare di calcio in questo momento credo che sia superfluo. Non abbiamo conoscenza massima del problema, ma c'è paura perché siamo persone con famiglia. In situazioni del genere, quando non c'è un messaggio chiaro e forte, si rischia di infilarsi in un tunnel senza via di uscita. E' giusto che il governo tuteli la salute di tutti".
PORTE CHIUSE - "Il calcio senza gente non è tale. Ho vissuto una situazione simile da calciatore e devo dire che è davvero una brutta sensazione. In questo caso c'è anche un clima di paura generale. E' impossibile il regolare svolgimento dell'attività sportiva".
PESCARA - "All'andata ci diedero una bella scossa, facendo venire fuori il nostro vero spirito. Domenica ci siamo rifatti. Mancano otto punti alla serie A? No, mancano dieci partite".
CAMPIONATI - "Adesso si fanno mille ipotesi, purtroppo è un evento inedito. Spero per la salute che si arrivi a una soluzione al più presto, per poi far terminare i campionati regolarmente, altrimenti sarebbe un qualcosa di tragico. Dietro ogni decisione ci sono sempre tante situazioni differenti e anche interessi importanti, aspettiamo perché adesso può succedere di tutto. E' un momento triste, solo adesso ci stiamo rendendo conto della gravità del problema e questo fa male. Lo abbiamo sottovalutato tutti, come sempre ci siamo dimostrati italiani in questo".
STAGIONE - "Stavamo facendo un percorso incredibile. Da Pinzolo è nato un qualcosa di straordinario che non si cancellerà mai. Vogliamo ancora donare tante soddisfazioni e siamo certi che lo faremo. Adesso è il momento di stare uniti, per ritrovarci ancora più forti di prima".
CALCIATORI - "Abbiamo dato ordine a tutti di non muoversi da Benevento e di non far venire nessun familiare. Siamo persone che rispettano le regole".
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