Fragoroso ma che sa di conferma: il 7-0 che fa del Lecce una candidata alla promozione

© foto di Andrea Rosito

Sette come i Re di Roma, come i nani, sette come i peccati capitali, sette come gli anni di fandonie raccontate sullo stadio della Roma ma soprattutto sono i sette i gol che il Lecce ha rifilato al malcapitato Ascoli. 

Probabilmente in vacanza, probabilmente rimasto nel pullman, o forse negli spogliatoi, sicuramente non in campo.

La forza del Lecce però e' devastante e fa riflettere su tanti aspetti:

1. I salentini sono una neopromossa, mai dimenticarselo, per una neopromossa essere lì fino alla fine, e' un successo a prescindere da come andrà.

2. La costanza di rendimento durante le ventinove giornate trascorse merita l'alta classifica, il Lecce è una sorpresa, sì ma non è lì per caso.

3. Il marchio chiaro e riconoscibile del suo tecnico Fabio Liverani. Uno dei famosi uomini del miracolo, prima la Ternana, poi la promozione con il Lecce in B ed ora chissà.

4. L'unita' d'intenti e la sana ambizione tra tutte le parti in causa, dirigenza, squadra, allenatore, palese ma allo stesso tempo non scontata.

5. La difficoltà d'approccio alla gara ma la peculiarita' di saper rispondere colpo su colpo, contro l'Ascoli il passo in avanti che avrebbe potuto far la differenza in negativo ma che invece ha annichilito le speranze, poche per dir la verità in partenza, dell'Ascoli.

La Mantia, Falco ma non solo, la crescita esponenziale di Petriccione e' da monitorare anche in tema di mercato.

Fragoroso ma che conferma una volta per tutte: il Lecce ci sarà fino alla fine e comunque andrà sara' stata un'annata straordinaria. Giù il cappello....