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Frosinone, Longo: "Sconfitta immeritata soprattutto per qualche episodio arbitrale"

di Christian Pravatà
Fonte: www.frosinonecalcio.com

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© foto di Federico Gaetano

Il volto rabbuiato. Moreno Longo si presenta prima di fronte alle telecamere di Sky e non si nasconde con le parole. Lo stesso farà nella conferenza stampa a seguire. Il suo Frosinone meritava di più sul campo ma soprattutto meritava di più anche nella gestione di alcuni momenti della gara da parte della direzione arbitrale. Che fa il paio con quella di Pescara, dove i giallazzurri prima vennero penalizzati in occasione del 2-0 e poi si videro negare la rete regolarissima del 4-3. Al ‘Curi’ prima un rigore in avvio di ripresa e poi il fuorigioco inesistente fischiato a Dionisi al 14′ della ripresa con una prateria aperta di fronte fino a Rosati. Senza considerare il fallaccio di Zanon su Beghetto costato solo il giallo all’ex giallazzurro.

Longo inizia così: “C’è il rammarico di aver disputato un’ottima partita e di essere usciti dal campo con una sconfitta immeritata soprattutto per qualche episodio arbitrale. A mio avviso non viene fatto con premeditazione, sia chiaro. Ma caso strano dopo che il Perugia si era sentito penalizzato a Palermo dove l’arbitro sembrava da crocifiggere e si era lamentato dove ha potuto, oggi l’errore penalizza noi”.

L’episodio clou è il fuorigioco fischiato a Dionisi?

“Anche l’espulsione non comminata a Zanon, quella gomitata a Beghetto come si fa solo a sanzionarla con l’ammonizione. Noi dopo Pescara dove ci è stato annullato un gol regolare e col gol degli abruzzesi viziato da fuorigioco non abbiamo detto una parola. Abbiamo lavorato in silenzio. Il Perugia invece non lo ha fatto ed ha riavuto quello che gli avevano tolto. Io ho grande fiducia negli arbitri. A me dispiace che quando ci sono queste dinamiche (i reclami del Perugia, ndr) si mettano in difficoltà i direttori di gara. Magari oggi avrebbe sbagliato lo stesso ma dopo una settimana così, se fai un errore è tutto più amplificato. L’arbitro è stato messo sotto pressione e questo a me non piace”.

Bisognerebbe accettare quindi tutti il verdetto del campo e cambiare la cultura dei post-partita?

“Assolutamente sì – risponde Longo alla provocazione dallo studio di Sky -, anche perché si eviterebbe di mettere sotto pressione gli arbitri la settimana successiva, che non deve sentirsi la spada di Damocle sulla testa. Si sa benissimo che qui a Perugia la Curva che spinge in quella maniera ci sta tutta una certa pressione. Ma noi oggi non abbiamo vinto perché non abbiamo capitalizzato tutte le azioni create, il Perugia con un tiro e mezzo ha vinto la partita”.

Ed ecco Longo in versione-conferenza stampa, di fronte ai cronisti delle emittenti locali e della carta stampata.

Mister, al netto degli episodi che ci sono stati, resta un tempo disputato con un atteggiamento compassato e con qualche errore nella fase difensiva.

“Io sono contento dell’atteggiamento della squadra. Anche perché venire qui contro una squadra tra le più in forma del campionato, che ha fatto parecchi gol alle avversarie dirette finora, non potevamo chiedere se non essere più presici. Noi abbiamo fatto un errore sul primo gol, uscendo in tre ad aggredire una palla esterna, in quel caso bisogna interrompere l’azione se non si può prendere la palla perché poi sappiamo benissimo che nello sviluppo ci viene a mancare un centrale. Per il resto tolto un colpo di testa non penso che il Perugia abbia creato grandi situazioni, abbiamo costretto a giocare palla lunga una squadra che solitamente gioca palla a terra. Abbiamo giocato con personalità, mettendo in difficoltà il Perugia. C’è il rammarico perché dopo Pescara ci saremmo aspettati un po’ più di attenzione da parte della terna”.

Si aspettava qualcosa di più del primo tempo?

“Mi soddisfa anche il primo tempo. Siamo alla terza partita in sette giorni contro una squadra che arriverà in fondo come arriveranno in fondo altre sei-sette squadre. Quando si giocano partite di così alto livello non si può pretendere di non soffrire. Siamo consapevoli di essere un’ottima squadra di serie B. E se vedi i risultati di oggi si nota che l’Empoli perde in casa con il Cittadella, magari nessun se lo aspettava. Questa è la serie B, dove bisogna battagliare su ogni campo. E cercare di migliorare sempre, come del resto facciamo ogni settimana anche quando vinciamo, a maggior ragione dalla prossima visto che abbiamo perso”.

Lo scorso anno il Frosinone ha perso la serie A per la mediana fragile. Lei dice che bisogna trovare equilibrio. Sta facendo i salti mortali, ma c’è materiale umano per trovare questo equilibrio in mediana? Però ottimo lavoro oggi, comunque nonostante la sconfitta.

“Io quando parlo di fase difensiva non parlo di mediana ma parlo di 11 giocatori. Non esistono difensori che, senza centrocampisti e attaccanti, possano svolgere il loro lavoro da soli. Non possono reggere l’urto di questa categoria. Noi sicuramente abbiamo preso qualche gol in più ma non vedo le altre difese, tranne quella del Venezia, non subire gol. Noi dobbiamo lavorare sui dettagli, alla fine dell’anno faranno la differenza. La cosa positiva è che siamo una squadra che fa tanti gol. Al Perugia noi abbiamo concesso poco, in quel poco loro sono stati cinici. Nelle nostre sette-otto occasioni non siamo stati letali come dovevamo essere”.

Soddisfatto delle scelte fatte nella formazione tipo?

“Sono molto soddisfatto di queste tre partite perché ribadisco che dalla prossima giocheremo in casa. Dall’inizio dell’anno è l’ottava trasferta. Forse giocando in casa un vantaggio in più lo avremmo avuto. In queste partite abbiamo dato spazio a quasi tutta la rosa. Una rosa che deve ragionare su 42 partite e non su sei”.

E’ stato detto della scarsa attenzione della terna arbitrale, può dire quali sono stati gli episodi…

“Io credo che tutti dobbiamo fare un passo indietro in questa disanima. Io ho visto l’arbitro di oggi, poteva non essere sereno venendo qui a Perugia. Poi gli errori oggi potevano cambiare il corso della partita. Non era nelle condizioni ottimali per venire qui a Perugia ad arbitrare”.

Quindi a suo parere l’arbitro di oggi sa tutto quello che è successo a Perugia a livello di stampa e tv sugli errori di Palermo?

“Sono dei professionisti tali che preparano le partite come le prepariamo noi. Sono dei professionisti tali che leggono, parlano, studiamo. E sono molto documentati come questo. E sicuramente leggeranno le mie dichiarazioni, sono molto costruttive. Una mano gliela diamo stando sereni tutti”.

Perugia-Frosinone il prossimo anno la potremmo vedere in un’altra categoria?

“Questa è una domanda da un milione di dollari. Questo è l’augurio che posso fare ad entrambe le squadre. In questo mi auguro di essere con il Perugia a giocarci questa vittoria fino alla fine. Ma la serie B è talmente lunga che ha bisogno di tanto silenzio”.

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