Jacobelli: "Masiello ha pagato il suo conto con la giustizia, minacce inaccettabili"
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Il Sudtirol ha deciso di non convocare Andrea Masiello per la trasferta di Bari in virtù del clima ostile, intriso di insulti e minacce, venutosi a creare attorno al difensore degli altoatesini, al quale non è stato mai perdonato lo scandalo delle partite truccate che portò alla sua squalifica a due anni e cinque mesi ai tempi della militanza tra le fila del club pugliese.
Sulla vicenda si è così pronunciato Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport, ospite degli studi di Sportitalia: «Masiello si è distinto nel suo periodo all’Atalanta per iniziative solidali ed umanitarie che sicuramente gli hanno fatto onore. È evidente che abbia sbagliato altrimenti la squalifica per due anni e cinque mesi non gli sarebbe stata inflitta. Tutto quello che però sta accadendo in queste ore è inaccettabile, al punto che il Sudtirol sia obbligato – anche per garantire l’incolumità fisica del giocatore – a non convocarlo. Ciò dà un’idea di come questa situazione non possa essere sopportata. Sono passati undici anni, ha pagato il suo conto con la giustizia sportiva come gli altri giocatori a suo tempo coinvolti. Mi pare che il suo comportamento sia successivamente ineccepibile, le minacce sono inaccettabili».
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