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Palermo, Castagnini sulle dimissioni: "Non ci sentivamo parte del progetto. Manca l'ardore dello scorso anno..."

di Angelo Zarra

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Da sin. Castagnini e Baldini
Da sin. Castagnini e Baldini
© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Nella conferenza stampa di questa mattina, il tecnico Silvio Baldini e il direttore sportivo Renzo Castagnini hanno spiegato il motivo delle dimissioni dal Palermo ufficializzate nella giornata di ieri.

Queste le dichiarazioni del diesse, riprese da mediagol.it: "Sapete tutti perché e come siamo rimasti noi. Il mister è rimasto qua per i risultati conseguiti, per la gente. Tutta la città era felice che il mister lo seguisse in questa avventura. Il mister si è esposto anche per me e io sono rimasto, ma in realtà noi non ci sentivamo al centro del progetto. Dopo averci provato, le cose non sono andate. Abbiamo provato a fare un determinato tipo di lavoro senza riuscirci. Ad un certo punto abbiamo perso il gruppo e quella forza che ci ha portato ad ottenere quel grandissimo risultato. Quando ci siamo accorti di questo, abbiamo preso questa decisione".

"Il mister con il City Group non ha avuto rapporti diretti - ha proseguito il direttore sportivo - per questo l'allenatore non si sentiva al centro del progetto. Il mercato l'ho fatto insieme al City, ma non è una questione di mercato. Anche quando confermi un calciatore il filo è sottile tra confermarlo in un modo o in un altro modo. Noi abbiamo lavorato su questo tipo di emozioni e quest'anno non riuscivamo più a dare questo tipo di sensazioni. Non ho niente contro il City o contro Zavagno. I giocatori che hanno firmato il rinnovo sono contenti, ma bisogna vedere come è stato firmato il rinnovo. Anche l'attesa per la firma, un giocatore può sentirsi meno importante. Tutto ciò è colpa nostra, mi assumo le mie responsabilità. Abbiamo fatto un certo tipo di discorso ma non ci siamo riusciti. Prima di proseguire su questa strada abbiamo detto basta. Ci siamo accorti che era difficile riproporre quello che ci ha dato linfa lo scorso anno. Manca l'ardore dello scorso anno, ve lo spiegherà meglio il mister"

Poi ha concluso: "La scelta del mio addio non è legata all'addio di Sagramola. Mi è dispiaciuto perché la società l'ha creata lui da zero, io credo che con lui abbiamo fatto questi risultati. Credo che questo vada ricordato, perché Sagramola ha costruito tutto questo. Io ringrazio pubblicamente Sagramola. Non abbiamo rancore o rabbia verso nessuno, ringraziamo la società attuale per averci dato la possibilità anche se non sentivamo la fiducia. Io sono certo che a Palermo faranno grandi cose perché hanno dei grandi professionisti e porteranno il Palermo in Serie A, non so in quanto tempo. Hanno una grande struttura e organizzazione. Gli lasciamo un patrimonio bellissimo, questo è il nostro orgoglio"

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