Pro Vercelli, Luppi: "Con il Carpi sarà partita fisica, lavoriamo tutti al massimo"

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Prima conferenza settimanale e come sempre interviene un calciatore della prima squadra. Il designato è Davide Luppi, reduce dal primo centro con la maglia della Pro Vercelli in quel di Frosinone. Queste le dichiarazioni riprese da Magicapro.it:

Esultanza, mano sull’occhio? Non era un gesto irrispettoso, anzi. La mano sull’occhio è il gesto del pirata. Mi scuso se qualcuno ha frainteso.

Primo gol? E’ il primo gol in Serie B, sono contento che la Pro Vercelli mi abbia dato la possibilità di esprimermi in un ruolo più congeniale. I risultati si sono visti. Peccato sia servito poco ai fini della partita. Sarebbe stato importante portare a casa un punto. Ci sono periodi in cui si fa fatica a trovare il risultato. Contro Varese, Cittadella e Frosinone abbiamo creato le occasioni. Alle volte la fortuna può dare una mano e così non è stata.

Zappino? Ognuno è responsabile del proprio destino. Quello che non abbiamo fatto è perché è mancato qualcosa. Ci vuole più convinzione.

Occasione di Castiglia? Ci sono anche avversari in campo, è anche colpa o merito loro se le cose vanno così.

Carpi? La squadra deve sempre andare in campo per i tre punti, andando in campo di partita in partita giocando al massimo. Quello che poi succede succede, ma dobbiamo giocare per vincere.

Che Carpi ti aspetti? Carpi è primo, vuol dire che ha qualcosa più degli altri a livello di forma fisica o caratteriale. Ci aspetta una partita fisica dove sicuramente chi saprà sfruttare meglio le occasioni potrà determinarla.

Palla che scotta? Credo che tutte le partite siano difficili. Bisogna viverle con serenità. Non dobbiamo lasciarci andare, credo che questa Pro Vercelli abbia espresso un gioco importante, magari non bellissimo col Cittadella, ma non vedo paure. Faremo una grande partita.

Differenze di valori? Stando a Modena e qui è l’atteggiamento mentale che dà la svolta. Vedevo gli avversari in una certa maniera e qui in un’altra. La fiducia che mi hanno dato qui è diversa e di conseguenza mi ha fatto capire che l’atteggiamento che ha una squadra o un giocatore è ciò che fa la differenza. Con l’aiuto e applicazione, pur con deficit tecnici, puoi fare bene. Il Carpi è bravo a ripartire e sfruttano le caratteristiche  fisiche.

Difficoltà a ripartire? Dipende con che giocatori giochi. Abbiamo qualità in mezzo al campo e c’è la possibilità del fraseggio. Si cerca magari una giocata più elaborata piuttosto che la verticalizzazione. Le azioni si possono costituire in diversa maniera. Con Marchi, vista la sua capacità fisica, può darti un altro tipo di mano.

Ruolo? Credo di essere un giocatore che ha bisogno di muoversi tanto. Col 4-4-1-1 è diverso, si possono ricercare più spazi rispetto al 4-3-3, che posso fare tranquillamente. Dipende dalla situazione, sono moduli diversi che posso fare tranquillamente.

Colpa tua se hanno tirato i centrocampisti a Frosinone? Non è una zona di campo che deve competere a un attaccante. Se un attaccante si abbassa così non ha tempo di ripartire, ti troveresti schiacciato. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difetto tattico, avremmo dovuto gestire meglio il campo. Sfortuna e altro, uno ha tirato il tiro della domenica… Il terzo gol è quello che ha pesato di più, stavamo uscendo bene, la partita si poteva capovolgere. Sabato è un’altra partita.

Girone andata e ritorno per la Pro, dove la collochi? Quando sono venuto qui volevo giocarmi i playoff e credo che possa farli. E’ una squadra che mi è piaciuta. Il momento è un po’ così ma può cambiare. Le partite più importanti sono alla fine, è chiaro che fare punti ora dà maggiore serenità ma tutto si decide alla fine.

Condizione fisica? Vedo che i ragazzi lavorano tutti al massimo. Riuscire a reggere questi carichi vuol dire che la squadra va bene. E nessuno si è mai lamentata.