Il Mattino - Salernitana, Iervolino può lasciare

Iervolino

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E' il momento più difficile per Danilo Iervolino da quando è nel mondo del calcio, dal quale pare voglia uscire. Ha vissuto le montagne russe del 7%, bissando la salvezza con la Salernitana anche l'anno successivo in maniera brillante e poi retrocedendo al termine di una stagione oggettivamente poco decorosa.



Al momento della ripartenza, però, l'entusiasmo dei primi tempi è svanito e sulla scatola granata piena di asset, leggasi calciatori preziosi ora è stata applicata l'etichetta vendesi. Il patron è segnalato in preda alla delusione, ferito per le critiche piovute in queste settimane che si tradurranno giovedì sera in un corteo di protesta nel lungomare orientale della città, con destinazione stadio Arechi. È indetto dagli ultras della Curva Sud che contestano la «gestione approssimativa e disinteressata», chiedono «chiarezza e trasparenza», mentre il club è alle prese con le dimissioni lampo di Andrea Sottil ancora non ufficiali ma pervenute a chi di dovere. Iervolino è in silenzio da oltre tre mesi.

Chi lo conosce lo descrive col cuore lontano da una piazza da cui si aspettava non certo tappeti rossi dopo la retrocessione, però neppure fragorosi inviti ad andarsene [...]. 

Il futuro

Potrebbe non figurare più come presidente, ruolo che andrebbe comunque a una figura a lui vicina, non necessariamente l'attuale Ad Milan. Venerdì l'imprenditore ha effettuato una nuova ricapitalizzazione per 15 milioni. Un obbligo non solo morale, per tenere vivo l'indice di liquidità in chiave mercato e ribadire che al netto delle perdite per circa 30 milioni la Salernitana non è in condizioni critiche [...].

Tra otto giorni si va in ritiro (partenza già slittata di 72 ore rispetto a quanto previsto) e il ds Petrachi è dovuto tornare al livello precedente: dalle trattative di mercato all'ingaggio del nuovo allenatore. Con Sottil pare sia stato siglato un non-disclosure agreement, un patto di non divulgazione dei dettagli che portano alla separazione. Da un lato trapela che l'allenatore avrebbe mal digerito un ridimensionamento del progetto rispetto a quanto immaginato, dall'altro emerge un mancato accordo sul suo staff giudicato oversize soprattutto negli stipendi (1,5 milioni complessivi).



Ma la firma di Sottil è arrivata dodici giorni fa. Sono trascorse dieci settimane dalla caduta in B, invece. La Salernitana oggi non è certo senza calciatori. Pur avendo perso Tchaouna (ufficiale alla Lazio) e Gyomber (rescissione) vanta nomi di tutto rispetto. Però le scorie della retrocessione sono lì e molti avrebbero chiesto di andar via. Pure mantenere un monte ingaggi pesante, nell'ottica della sostenibilità «perché non si possono perdere 20-30 milioni all'anno» (per usare parole dello stesso Iervolino di ottobre), non è immaginabile [...].

In tutto ciò, c'è un allenatore da ingaggiare. Requisiti richiesti: fame, voglia di lavorare, amore a prima vista con Salerno. Tra i papabili Gaetano Fontana e Cristiano Lucarelli, entrambi sotto contratto rispettivamente con Latina e Catania.