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GazzSport - Samp e la maledizione dei portieri. Cragno ko, sono già 5 quelli utilizzati

GazzSport - Samp e la maledizione dei portieri. Cragno ko, sono già 5 quelli utilizzatiTuttoB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 28 marzo 2025, 15:00Sampdoria
di Angelo Zarra
fonte gazzetta.it

Cinque diversi numero uno in 30 partite. E altrettanti portieri che si sono alternati in panchina. Una Samp da pazzi, in uno dei ruoli più delicati, con una perenne emergenza che solo ieri sera, con il ritorno di Cragno in gruppo, è parzialmente rientrata, considerando che la gara di domani con il Frosinone è una sorta di primo spareggio-salvezza per entrambe. Ma quante tribolazioni. Colpa della botta all’anca presa dall’ex Monza a Reggio Emilia prima della sosta. Una situazione a rischio, considerando che pure Ghidotti (ora di nuovo abile) veniva da un infortunio e l’ultima gara giocata da quest’ultimo (a Mantova, dov’era stato sostituito nell’intervallo) risale ad oltre due mesi fa. 

Un guaio tira l’altro - Il ruolo di numero uno alla Sampdoria sembra stregato. Che fosse una stagione sciagurata per la squadra, fra cambi di allenatori e una doppia rivoluzione di mercato tra estate e gennaio, era apparso chiaro sin dalle prime giornate. Ma la storia dei portieri è qualcosa che va oltre l’immaginazione. Numeri da pazzi, segno che qualcosa - infortuni a parte: anche qui, tre portieri sostituiti a gara in corso nella stessa stagione sono un piccolo record - non è andata per il verso giusto. Un mix di malasorte (tanta) e altrettanta confusione, che ha nociuto a tutta la squadra. Oggi nella rifinitura Cragno verrà rivalutato: c’è la speranza di mandarlo in campo, ma bisogna valutare e il confine (labile) fra l’importanza di averlo comunque e i rischi connessi a una situazione fisica comunque non ottimale. Questa è la Samp di oggi. 

Poca fiducia - L’estate scorsa il club aveva puntato forte su Ghidotti, arrivato in prestito dal Como nell’affare che aveva portato Audero in riva al lago, ma che già alla seconda giornata si è infortunato – il primo di una serie di guai fisici – cedendo il posto a Vismara. Ma il prodotto dell’Atalanta (poi rientrato alla base) dopo la giornata da protagonista contro il Bari – era il 31 agosto, prima partita gara di Sottil in panchina - era stato accantonato a favore di Silvestri. Forse l’errore più grande, letto a posteriori, del mercato doriano dei numeri uno, per fare posto al portiere voluto da Sottil, ma che sul campo ha faticato oltre misura, finché a fine ottobre dopo appena 5 gare è finito in panchina. In questo infinito tormentone, di nuovo via libera per Vismara, poi ancora fiducia-bis all’ex Udinese (a gennaio ceduto all’Empoli), fino a un’alternanza che mai ha avuto fine, fra infortuni e imprevisti di ogni tipo. 

E Perisan... -  Anche perché il peggio – mentre in panchina si alternavano (dopo l’esperto Ravaglia passato alla Carrarese) tanti ragazzi delle giovanili (Scardigno, Chiorra, Krastev, Ceppi... ) - doveva ancora venire. Con Ghidotti k.o. a Mantova (dentro Vismara) e nella gara successiva con l’infortunio del neoacquisto Perisan, k.o. pure lui dopo appena 58 minuti dal suo debutto nella Samp. Il nome di Cragno pareva aver messo tutti d’accordo: un profilo di esperienza, che voleva rilanciarsi dopo mesi a Monza senza trovare spazio. Una stabilità durata sei gare, fino all’intoppo di Reggio Emilia. Ora c’è la salvezza da blindare. Con Cragno titolare? La Samp ci crede (e ci spera).