La Repubblica - La Sampdoria si accontenta, lo Spezia è una furia. Derby al veleno, ma senza gol

Pirlo

"La Sampdoria si accontenta, lo Spezia è una furia. Derby al veleno, ma senza gol", titola La Repubblica. 

Blucerchiati pesantemente condizionati da un virus, producono poco e accettano il pareggio. I padroni di casa si lamentano per un rigore non dato e una rete annullata. Il sindaco Peracchini: “Un furto".

Ancora una gara senza neppure un tiro in porta, come contro il Sudtirol. C’è solo il punto di positivo per la Sampdoria, che interrompe la serie di tre sconfitte consecutive al “Picco”, malgrado una vigilia tormentata dalla dissenteria, sfortunata zavorra per i blucerchiati.

Finisce 0-0 e lo Spezia recrimina per un braccio in area di Borini (34’), dopo un colpo di testa di Murru, e soprattutto per il gol firmato Di Serio al 38’ della ripresa, viziato da una botta in testa, con l’avambraccio, dell’attaccante a Ghilardi, ultimo uomo, che ha abbattuto l’avversario, permettendogli di recuperare palla e cominciare la sua cavalcata. Di Bello aveva convalidato, ma poi è stato chiamato al VAR da Serra e ha annullato. Nel primo caso, quello relativo a Borini, l’arbitro, molto contestato dal pubblico, non ha considerato l’intervento di Murru come una giocata. Pirlo non commenta: «Non li ho rivisti, episodi così sono capitati anche a noi. A volte va bene, a volte va male».

I bianchi però devono recriminare soprattutto con loro stessi, per non aver saputo concretizzare almeno sei occasioni, frutto anche di errori banali dei blucerchiati. In questo momento farebbero lo spareggio col Bari e il calendario non aiuta. Non basta tirare, nove le conclusioni, bisogna fare gol, ma appena 31 in 34 partite, peggior risultato in B, non può essere frutto del caso. Quattro chance sono capitate a Kouda, ma non è mai riuscito a concretizzare, clamorosi i “tap in” mancati al 37’ del primo tempo e al 20’ della ripresa, con Barreca sempre fuori posizione. Stankovic (41’) si è invece opposto al suo destro dal limite, quinta occasione in 11 minuti per lo Spezia.

La Sampdoria si è vista poco nel primo tempo, una delle versioni peggiori della stagione: poco organizzata, pasticciona e spuntata, con la solita difesa a tre (c’è chi vedrebbe di buon occhio il ritorno alla retroguardia a 4, magari inserita in un 4-4-2) che concede tanti spazi agli avversari. Rispetto alle previsioni, resta fuori Depaoli, quello più colpito dal virus, e in mezzo trovano spazio Kasami, svuotato e sostituito da Girelli, e Darboe, dinamico e confusionario. Negativo anche Barreca, sovrastato da Elia per tutta la gara. In avanti Borini e Alvarez non incidono. Solo il portiere Stankovic e Yepes hanno tenuto botta. Al 26’ della ripresa è rientrato Sebastiano Esposito, una delle poche note liete della giornata, in coppia con Pedrola (apparso in crescita) in avanti.

La Sampdoria ha sofferto meno nella ripresa, Piccini e Girelli hanno offerto un buon contributo e Stankovic non ha più dovuto compiere neppure una parata. Poco o nulla però davanti, solo una conclusione firmata Darboe (5’), deviata da Hristov. Pirlo si accontenta del risultato, che permette ai blucerchiati di mantenere l’ottavo posto. «Punto importante, contro una squadra fisica. Prima del match abbiamo avuto 10 giocatori con la dissenteria, probabilmente hanno mangiato qualcosa venerdì a Bogliasco, che ha fatto loro male, c’erano poche forze. Depaoli stava malissimo, è dovuto andare al bagno anche durante la gara, e anche Stojanovic ha chiesto delle pastiglie. Siamo stati poco incisivi davanti, avremmo dovuto attaccare la profondità. Bene Esposito e Pedrola, stanno migliorando la condizione. La classifica è invariata, c’è una giornata in meno. Abbiamo saputo soffrire, un segnale importante».

D’Angelo la pensa diversamente: «Il gol era valido, l’arbitro non doveva essere chiamato al VAR, questo uso smodato sta uccidendo il calcio. Era una decisione di campo e Di Bello aveva giudicato in modo corretto. Non aveva protestato neppure Ghilardi, era un contatto di gioco, non un fallo. Sono deluso, abbiamo dominato la partita, avremmo meritato di vincere. La Sampdoria non si è mai resa pericolosa. Abbiamo perso due punti, non per colpa nostra. Serviranno giorni per sbollire la rabbia». Il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, su Facebook parla apertamente di furto e chiede all’Aia di tutelare i tifosi e la squadra ligure, «che in queste ultime 4 gare deve giocarsi le proprie chance di salvezza in modo regolare».