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Spal, Marino: "Pareggio meritato. Il rigore è dubbio, non ho problemi ad ammetterlo"

di Christian Pravatà
Fonte: TMW

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Marino
Marino
© foto di Nicolò Campo/Image Sport

Le dichiarazioni di Pasquale Marino, tecnico della Spal, al termine del match pareggiato (1-1) con l'Empoli: 

Un giudizio sulla gara e sui due episodiche l’hanno decisa.

“La gara è stata difficile, nel primo tempo abbiamo avuto qualche momento di sbandamento dopo il gol. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, avuto la forza di reagire e rischiato poco. C’è stata la reazione giusta e credo che il pareggio alla fine sia meritato”.

Cosa avete sbagliato sul gol e cosa ne pensa del rigore, molto contestato dall’Empoli.

“Sul gol dell’Empoli ci siamo fatti prendere sulla sinistra, dove non abbiamo fatto bene le coperture preventive e abbiamo permesso a Mancuso di calciare. Vanno fatti i complimenti anche a lui, che si è stato bravo a metterla nell’angolino. Il rigore è dubbio: non ho problemi a dirlo anche quando sono a nostro favore, ma ancora non l’ho rivisto bene. Al 92’ abbiamo avuto un rigore in movimento, ma Segre non ha colpito bene la palla. Nel secondo tempo Berisha non è stato impegnato molte volte”.

La sensazione è che la SPAL ci sia sul piano della determinazione, ma fatichi su quello del gioco.

“Nel primo tempo l’Empoli ha giocato meglio, mentre nella ripresa siamo stati più bravi noi. L’Empoli è la squadra più continua e più forte del campionato, anche se qualcuno dice che sia inferiore come organico a diverse squadre. Sono retrocessi due anni fa, hanno rifatto la squadra e hanno preso giocatori importanti per la categoria. Rispetto alle altre è la squadra più continua”.

Cosa ne pensa del fatto che la SPAL subisca reti che prima non subiva?

“Oggi, al di là di qualche errore di coperture preventive, è stato bravo Mancuso. Giocatori come lui e Bajrami sono importanti per la categoria, non li scopriamo certo oggi. Si tratta di un punto importante, perché riprendere una partita del genere non era facile. Nell’ultimo periodo, nella prima occasione in cui i nostri avversari arrivano in zona offensiva ci fanno gol: è successo anche contro Monza e Cosenza. Ogni volta partiamo già in salita: alcune volte la riprendiamo, altre no. Oggi è stato importante riprenderla, perché p accaduto contro una squadra forte e con un organico rinforzato da innesti mirati rispetto alle scorse stagioni”.

La SPAL tende ad orchestrare ripartenze troppo elaborate, consentendo agli avversari di chiudersi.

“Magari sono caratteristiche dei giocatori, che non attaccano la profondità e talvolta risultano troppo leziosi. Su questo dobbiamo lavorare, perché tante volte diamo la possibilità agli avversari di mettersi a posto. Quando invece giochiamo in verticale, risultiamo spesso pericolosi”.

Meglio il primo tempo di oggi o quello contro il Pordenone?

“Certamente oggi affrontavamo una squadra di qualità superiore. Dobbiamo dare merito all’avversario, ma secondo me contro il Pordenone abbiamo fatto peggio. Oggi eravamo più aggressivi e abbiamo commesso qualche errore solo dopo il gol. Questo è dipeso anche dalla forza dell’avversario, mentre l’altra settimana non eravamo in partita. L’abbiamo ripresa e poi persa, mentre oggi l’abbiamo ripresa e abbiamo rischiato di vincerla. La squadra era attenta e ha concesso poche occasioni, come quella di La Mantia dopo un nostro errore. Se avessimo giocato come la settimana scorsa, conto l’Empoli non l’avremmo mai ripresa”.

Il presidente si aspetta di più da questa squadra sul piano della classifica: lei come la pensa?

“Sicuramente qualche punto ci manca, quindi è normale che dobbiamo fare qualcosa in più. Nelle ultime partite abbiamo perso qualcosa, talvolta per errori nostri come col Pordenone mentre in altre circostanze perché qualcosa non è andato come meritavamo. Dobbiamo fare di più, ma c’è il tempo per farlo. Già oggi abbiamo avuto una buona reazione contro la squadra più forte del campionato e guardiamo avanti”.

Un suo commento su quanto è stato lasciato libero Stulac e sull’ingresso di Floccari.

“E’ difficile andare in prima battuta sul regista con uno degli attaccanti: delle volte andavamo di più ed altre meno. Con il mediano basso è difficile arrivare, perché alle spalle avevano anche il trequartista. Credo che il giocatore più pericoloso fosse Bajrami, a cui andava impedito di giocare qualche palla in più. Al di là di questo, il possesso palla è stato in equilibri e quindi anche noi abbiamo giocato tanti palloni. Floccari è sato abbastanza positivo, così come quello di Asencio a cui però mancano minuti nelle gambe”.

Vi aspetta il Vicenza: con che stimoli riprendere gli allenamenti lunedì mattina?

“Con gli stimoli giusti, pensando anche a qualche punto che potevamo fare nelle partite precedenti. Questo punto ottenuto contro una squadra forte ci deve dare la spinta per lavorare bene. Possiamo riprendere alcuni concetti che, sui quali recentemente abbiamo lavorato meno per i tanti impegni. Abbiamo avuto anche due turni di Coppa Italia: è stato bello, ma abbiamo evitato settimane piene di lavoro”.

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