Corriere dell'Alto Adige - Sudtirol, Arrigoni: "Non siamo uno squadrone, dobbiamo distinguerci per spirito di sacrificio. La salvezza mi renderebbe felice"
«Quando sono arrivato a gennaio ero reduce da sei mesi senza giocare, ma ho trovato grande fiducia in me e non era scontato: penso di avere dato il mio contributo e sono felice di avere aiutato una società seria che ci mette nelle condizioni di svolgere al meglio il nostro mestiere. Da gennaio penso che si siano viste anche gare divertenti e di qualità: è la proposta del tecnico Valente e in cui mi trovo totalmente a mio agio. Credo che l’allenatore sia stato bravo a entrare nelle nostre teste, ha compattato subito il gruppo e noi lo stiamo seguendo ancora oggi senza esitazioni. La prossima serie B? Ho militato in questa categoria per la prima volta undici anni fa con la maglia del Cesena e rispetto ad allora è evidente che il livello della competizione si sia alzato: sono arrivate alcune proprietà straniere che hanno investito tanto e offerto contratti importanti anche a calciatori di livello superiore. Noi dobbiamo andare più forte di tutti: non siamo uno squadrone, non abbiamo al momento le potenzialità economiche di altri club quindi dobbiamo distinguerci per spirito di sacrificio. Cosa mi renderebbe felice fra dieci mesi? Avere aiutato il Südtirol a mantenere la categoria». Così, dalle colonne del Corriere dell’Alto Adige, Tommaso Arrigoni, centrocampista del Südtirol.
