Varese, Bettinelli: "Gli alibi sono le armi dei perdenti"

© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it

Al termine della rifinitura, il mister Bettinelli si è presentato in conferenza stampa per parlare della trasferta ad Avellino, dove la squadra giocherà la 15esima giornata del campionato di Serie B.

Stefano Bettinelli ha dedicato la prima battuta al Direttore Sportivo Spartaco Landini: Sarà un'assenza pesante, averlo a fianco è importante per tutti noi. Anche quando stava zitto saperlo lì ci dava fiducia e una spinta in più; in ogni caso il mio referente rimane sempre lui, in tutti i sensi, e credo proprio che tra venti giorni circa tornerà con noi.

Il punto sugli infortunati, mancano due dei tre "senatori".

Sì è vero, manca Corti squalificato e Zecchin infortunato. Non saranno a disposizione nemmeno Dondoni e Cristiano e lo squalificato Luoni: non conta chi manca, conta chi c'è, non voglio alibi, se si vince vorrà dire che siamo stati bravi, se si perde significherà che avremo fatto male o che gli altri hanno fatto meglio di noi.

Vi saranno delle modifiche di formazione forzate?

Ci saranno di sicuro dei cambi, alcuni obbligati, e probabilmente altri per scelta tecnica. In ogni caso io ho ventisei titolari, quindi fare modifiche non mi preoccupa affatto.

Come sta Rivas?

Emanuel ha pienamente recuperato, ma non ha i novanta minuti nelle gambe. Deciderò domani se e quanto impiegarlo.

Fra assenze e forza dell'Avellino sarà una partita difficile, in uno stadio molto caldo.

Gli alibi sono le armi dei perdenti, ma noi non ci reputiamo tali e abbiamo le idee ben chiare su quello che dobbiamo fare domani. Se non hai personalità domani si giocherà su un campo difficile, se ce l'hai ogni stadio è uguale.

Penso che giocheremo una grande partita a viso aperto; questo non vuol dire che non perderemo, ma che non saremo la vittima sacrificale e non regaleremo niente a nessuno, come facciamo sempre.

Dopo la sconfitta casalinga con il Vicenza, l'Avellino avrà sicuramente una grande voglia di riscatto.

Sicuramente sì, e magari meno certezze. Comunque ogni partita ha una storia a sè, è sufficiente un episodio o un dettaglio per cambiare le cose: questa è la ragione per cui il calcio è uno sport meraviglioso.