Gubbio, c'è un mistero: riprendono gli allenamenti?

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Varese, Sampdoria, Empoli e Vicenza le sole squadre della Serie B 2011/2012 ancora al lavoro? Esatto, ma presto potrebbe accordarsi anche il Gubbio.

E tutto ruota attorno ad un comunicato stampa fantasma, pubblicato sul sito ufficiale dell'AS Gubbio nelle scorse ore prima di una repentina cancellazione, nel quale si indicava la giornata di venerdì 1 giugno come data per lo sciogliete le righe, prologo delle vacanze estive.

Come appreso da TMW il presidente Fioriti, assolutamente inviperito per essere stato bypassato in questa decisione, ha convocato tutti i calciatori per martedì 5 giugno presso lo stadio "Barbetti", intenzionato a far loro riprendere gli allenamenti fino al 30 giugno prossimo.

Semplice boutade o reale intenzione? Fatto sta che proprio fino al 30/06 non sarebbe possibile allenarsi, visto che ogni calciatore ha diritto, come da contratto collettivo, a 28 giornate feriali nel corso della durata contrattuale annuale (1 luglio - 30 giugno). I rossoblù ne hanno già "bruciate" 22 nella stagione 2011/2012, avendo ripreso l'attività agonistica in data 17/07 e usufruendo di altri giorni 6 in occasione della sosta natalizia (oltre ai tre "rossi" da calendario).

Perciò spetterebbero loro ancora altri 6 giorni di ferie, così da vidimare eventualmente come data limite per il "tutti a casa" quella del 24 giugno prossimo.

Una delegazione di calciatori ha comunque cercato di mediare presso la presidenza, che allo stato dell'arte attuale sembra assolutamente irremovibile, tanto da aver lasciato trapelare l'intenzione di sanzionare coloro che non rispetteranno la convocazione. Come? Ci sono tre piste parallele.

Comminando al calciatore una multa pari al 5% lordo dello stipendio mensile fisso, oppure rivolgendosi al Collegio Arbitrale chiedendo per i "ribelli" una multa pari fino al 25% dello stipendio lordo mensile fisso.

Qualora lo ritenesse opportuno, sempre interpellando il C.A., la società potrebbe richiedere addirittura la riduzione degli emolumenti fino al 50% dello stipendio lordo mensile fisso.

In tutti e tre i casi specificati, il calciatore multato potrebbe impugnare la decisione affidandosi, anch'esso, al giudizio del Collegio Arbitrale.

Gli unici tre della banda di Apolloni esonerati dal fantomatico ritorno in campo sarebbero Guzman (già rientrato in Paraguay prima del profilarsi di questo scenario), Farina (per problemi personali) e Nwankwo (impegnato con la propria nazionale).