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Gubbio, quel "triangolo" emiliano che regala speranza

di Federico Errante
Fonte: gubbiofans.it

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© foto di Image Sport/TuttoLegaPro.com

Portomaggiore, Reggio Emilia e Modena: il "triangolo" emiliano. Qualcuno si chiederà: cosa centrano questi luoghi in terra emiliana con il Gubbio? Togliamo subito la curiosità. Ebbene: il 25 aprile 2010, a Portomaggiore (in provincia di Ferrara) si gioca la partita tra la Giacomense e il Gubbio in serie C2. La formazione rossoblù allenata da mister Torrente riuscì a vincere quella partita per 1 a 0 con una rete di Gomez Taleb (adesso all'Hellas Verona) al minuto 71, nonostante avesse delle assenze pesanti (ben sette elementi). Quella gara diede una spinta morale importante al Gubbio per poi centrare i playoff e vincerli nella fatidica trasferta di San Marino nel giugno 2010 con 2624 tifosi eugubini al seguito in terra sammarinese. Pensare che prima di quella partita il Gubbio sembrava spacciato ed esisteva solo un lumicino di speranza per sperare negli spareggi. Passa un anno: il 13 marzo 2011, a Reggio Emilia si gioca la partita tra Reggiana e Gubbio in serie C1. La compagine rossoblù (incerottata e con quattro assenti) si impone per 1 a 0 con una rete di Donnarumma che si procura e realizza il gol decisivo al minuto 15, su rigore, davanti a 630 tifosi di Gubbio al seguito. Quella fu l'ultima vittoria esterna di quel campionato ma diede l'impulso decisivo per allungare quasi definitivamente sul Sorrento e così arrivò il giorno storico della promozione in B. Non a caso quella vittoria è rimasta l'ultima vittoria esterna fino al 21 aprile 2012. In questa data si gioca a Modena (guarda caso sempre in terra emiliana) la partita tra Sassuolo e Gubbio. E il Gubbio riesce a stupire ancora vincendo in casa della compagine più in forma del momento e la meno battuta della cadetteria. Sinceramente non ci avrebbe sperato nessuno! Una squadra che sembrava ormai decadere in balìa degli eventi dopo un'annata assai sventurata... riesce a trovare il coraggio, la forza, la solidità ma soprattutto la grinta di andare a vincere in casa proprio della seconda della classe (e pure con merito). E anche in questa occasione mancavano diversi elementi importanti (per la precisione cinque). Nel precedente editoriale parlavano del destino, come irresistibile potere che determina il futuro. Proprio la partita di Modena ha dimostrato che la fortuna non bisogna aspettarla... ma bisogna andarla a cercare! Si è visto un Gubbio totalmente diverso. Una squadra che appena è scesa in campo ha avuto subito l'approccio giusto mostrando gli artigli già dal primo minuto e senza timori reverenziali ha cercato di condurre il gioco. Certamente si sono rivisti a tratti i soliti limiti di sempre. Nessuno ha la bacchetta magica. Però, finalmente, si è vista una squadra che non aveva paura: a centrocampo si è notata una manovra di gioco con dei fraseggi in velocità con la palla a terra, sulle fasce si è evidenziata la percussione dei due laterali (Almici e Mario Rui) che hanno macinato chilometri su chilometri e in fase di copertura si è vista una compagine compatta e solida (cosa mai vista in precedenza). Abbiamo visto inoltre mister Luigi Apolloni sbracciarsi davanti alla panchina di continuo, suggerendo delle indicazioni ad ogni singolo calciatore sul rettangolo di gioco, sia in fase di possesso che di non possesso. In pratica era sempre partecipe. Sinceramente, prima non succedeva. Che dire: ora c'è un Gubbio diverso rispetto a prima? Con tutta onestà, pare proprio di si. Sembra una squadra che abbia ritrovato una certa quadratura del cerchio e una certà identità. É una squadra che adesso sa il fatto suo e sa cosa deve fare in campo. Però qualcuno si chiede: non sarà troppo tardi? Probabilmente si o probabilmente no! Ormai non bisogna guardare il passato. Bisogna guardare avanti nella speranza che quello che si è potuto intravedere nelle ultime due partite venga poi riproposto nelle prossime partite cruciali di campionato. Che la squadra dimostri che se la può giocare fino all'ultimo. E poi chi vivrà, vedrà! Di certo il prossimo cliente sarà il peggiore che poteva capitare. Una squadra che offre un ottimo calcio e proviene dal risultato tennistico di Padova. A Gubbio possono tirare un sospiro di sollievo: non è l'unica squadra in B quest'anno ad avere incassato sei reti in una sola partita! Ma al di là della battuta, sabato sarà un bel banco di prova contro Zeman!

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