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ESCLUSIVA TB - Ascoli, Lanni "Vi dico le promosse dirette in Serie A, ma noi non molliamo. E su Donnarumma..."

di Nicole Gomena

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© foto di Federico Gaetano

Classe ’90, radici in ciociaria e giovanili alla Roma nelle mani di Filippi, attuale preparatore di Buffon. Come quello del numero uno della Juve, anche il presente di Ivan Lanni è bianconero ma ad Ascoli dove ha intenzione di raggiungere la tanto agognata salvezza, priorità per poi sperare in qualcosa di più. Prima però, il calendario in salita con Perugia, Brescia ed Entella, che mette sul podio delle prime tre a campionato concluso e non importa se il risultato col Frosinone, altra super favorita, non è stato quello sperato: “ci sono anche squadre più forti”, e poi al Matusa, ci sono stati anche dei lati positivi che il portiere più forte di Alatri ci ha raccontato in esclusiva.

Quella contro il Frosinone è stata una partita particolare per te, nato ad Alatri. Cosa significava tornare al Matusa?

“E’ stata una bella emozione tornare al Matusa e giocare davanti alla mia famiglia sugli spalti e gli amici del Frosinone. Il lavoro mi porta a viaggiare in tutta Italia e tornare dove sono cresciuto non è una cosa che capita tutti i giorni”.

Alatri città di portieri. Conosci qualcuno di loro?

“Ora giochiamo in campionati diversi quindi le nostre strade si sono divise e i contatti sono diminuiti. Però conosco Mangiapelo con cui ho giocato un’intera stagione a Grosseto e Iannarilli. Ai tempi della Primavera ci scontravamo nel derby: lui Lazio, io Roma.

A proposito, al tempo il tuo preparatore era Filippi che ora è esclusiva di Buffon, è a lui che ti ispiri?

“Aspirare ad essere al livello di Buffon è impossibile per chiunque. Ammetto di non avere particolari idoli che seguo in tutto e per tutto, però se dovessi fare due nomi direi Handanovič e il numero uno della Nazionale”.

Che effetto fa sapere che il suo secondo è un ragazzino di 17 anni?

“Al di là delle qualità tecniche, la cosa che mi colpisce di Donnarumma e che lo distingue da tutti gli altri giovani talenti è la personalità che gli permette di giocare in una squadra di vertice con la serenità di chi ci gioca da anni. Per giocare così giovane nel Milan devi avere… un gran carattere!”

Quanto è difficile il mestiere del portiere soprattutto in annate non facili e scontate come questa?

“Non è questione di difficoltà quanto più di dover restare concentrati mettendoci grinta, cattiveria e voglia di fare il risultato con chiunque in modo da superare i momenti meno facili con squadre che, lo ammettiamo senza alcuna vergogna, sono più forti di noi. Prima della partita rinviata con l’Entella abbiamo dimostrato di essere in grado di poter essere quella squadra determinata che aveva raccolto 6 punti fuori casa in tre partite, quello che ci manca è solo la continuità”.

Nel futuro più prossimo il calendario è in salita, dopo il Perugia c’è il Brescia.

“Non è una cosa che mi preoccupa eccessivamente, tanto prima o poi dobbiamo affrontarle tutte! L’importante è farlo nel modo giusto”.

In un campionato di tante sorprese, chi vedi ai primi tre posti e chi a serio rischio retrocessione?

“Promozione automatica per Verona e Frosinone, terzo posto e sorpresa per l’Entella. Le retrocesse? Non lo dico, non vorrei mai che le mie dichiarazioni mi si rivoltassero contro!”

Torniamo al prossimo impegno, sabato c’è Ascoli-Perugia. Se la scorsa partita si doveva stare attenti al duo Dionisi-Ciofani, con la squadra di Bucchi completa in tutti i reparti a chi si deve fare attenzione?

“Sarà necessario pensare prima alla nostra preparazione per poi entrare in campo facendo la partita e allo stesso tempo capire come fermarli e ripartire. Se diamo tutto nessuno ci può rimproverare di niente”.

Il match si giocherà a Pescara a causa dei controlli a cui deve essere sottoposto il Del Duca in seguito al terremoto. Quanto influirà non giocare in casa?

“Da una parte sappiamo che i tifosi verranno a sostenerci come se fosse una partita casalinga, dall’altra però siamo una squadra che deve raggiungere la salvezza nello suo stadio quindi ci auguriamo che il Del Duca torni ad essere disponibile il prima possibile”.

Che aria si respira ad Ascoli in un momento così difficile?

“Pian piano sta tornando un po’ di tranquillità, però sono state settimane brutte, abbiamo vissuto con la costante paura che la terra potesse tornare a tremare da un momento all’altro. Sono situazioni che non puoi vivere con distacco quindi mi auguro che la situazione si stabilizzi definitvamente”.

 

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