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Padova, nella vita come sul campo: la rivincita di Federico Melchiorri

di Giuseppe Contangelo

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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

I successi arrivati con fatica e sudore sono quelli più gratificanti, si sente spesso dire; la deve pensare allo stesso modo Federico Melchiorri (27) il cui nome, a primo impatto, non suscita grande scalpore soprattutto se si scopre che stiamo parlando di un calciatore tra i più in forma in Serie B: l’attaccante del Padova rappresenta la faccia opposta del ragazzo ricco e famoso ritrovatosi catapultato nel mondo del pallone chissà per quale motivo a cui spesso gli atleti di questo sport vengono associati.

 La sua carriera, tuttavia, poteva prendere la piega comune a molti che hanno il sogno di sfondare, con il Siena che lo porta in Toscana all’età di 18 anni dopo che gli attenti osservatori bianconeri lo avevano visto giocare e soprattutto segnare in Serie D con la maglia del Tolentino; dopo qualche mese di ambientamento trascorso con la Primavera, il 20 dicembre arriva il momento tanto atteso del debutto nella massima serie nel derby toscano contro l’Empoli che lo vede protagonista per una manciata di minuti.

Dal successo al baratro il passo, molte volte, è brevissimo ed è proprio di questo che si accorge il giovane Melchiorri quando le stagioni successive si ritrova a girare mezza Serie C con continui prestiti che sembrano smentire le grandi doti intraviste in lui qualche anno prima, con le reti che scarseggiano sempre di più. Il peggio deve ancora arrivare: nel 2010 durante una partita con il suo Giulianova deve abbandonare il campo per un brutto fallo ricevuto; una cosa normale si potrebbe pensare, ma gli esami a cui viene sottoposto qualche ora dopo fanno emergere un verdetto che va oltre un infortunio calcistico, una di quelle cose che nessuno vorrebbe sentirsi dire ma che, purtroppo, fanno parte della vita: gli viene diagnosticata una uno dei mali peggiori che esistono e che rischiano di compromettere l’esistenza di quel giovane con tanti sogni ancora da realizzare.

Quel ragazzone alto più di 180 cm, che niente e nessuno sembrava poter abbattere, si ritrova in una spirale che rischia di risucchiarlo per sempre nel suo vortice, il vortice di ospedali, cliniche e operazioni che alla fine lo vedono uscire vincitore da una partita che dura quasi 8 mesi, la partita della vita; dopo tanta sofferenza Federico vede la realtà quotidiana con occhi diversi e di certo il calcio non è più per lui quell’ossessione di prima anche se qualche "partitella" tra seconda categoria ed eccellenza lo convince a riprovarci e così arriva la chiamata a cui non si può dir di no, quella della squadra della sua città, la Maceratese, che militava in Serie D.

Uno che è arrivato alle porte della Serie A non può che sbaragliare gli avversari tra i dilettanti, ma il centravanti classe ’87 scende in campo in ogni partita con l’umiltà che solo una persona che ha provato sulla sua pelle alcuni eventi può avere e così tra doppiette, triplette e addirittura poker, i suoi 26 sigilli stagionali stavano per valere al club per cui aveva sempre tifato da bambino una storica promozione che alla fine sfumò per pochissimo.

 

Da qui sembra che la sua carriera abbia vissuto un nuovo inizio, come se la storia del diciottenne arruolato dal Siena si ripetesse per dargli quello che anni prima gli era stato tolto, questa volta con il Padova a fare le veci dei senesi, con la società bianco scudata che con l’avvento del nuovo presidente Diego Penocchio decide di cambiare strategia dopo anni di ingenti investimenti della precedente gestione e di fare della filosofia della scouting un diktat inviolabile.

Un infortunio nei mesi estivi sembra frenare la sua ascesa e in tutto ciò la compagine veneta è sempre più ultima in cadetteria, costretta dopo pochi mesi al cambio di allenatore che vede Bortolo Mutti approdare in panchina per tentare un’impresa che sembra disperata; ed è proprio il nuovo mister a lanciare nella mischia un Melchiorri considerato fino ad allora un oggetto misterioso ma che farà ricredere subito tutti: il 4 ottobre nell’anticipo dell’ottava giornata di Serie B l’attaccante è il protagonista assoluto dell’Euganeo nella vittoria al cardiopalma contro il lanciato Varese in quanto segna il gol dell’1-1, confeziona l’assist per Pasquato e si guadagna il rigore decisivo nel 3-2 finale. Niente male come debutto, verrebbe da pensare.

Il resto è storia recente con i gettoni del bomber maceratese che sono arrivati a 25 conditi da 5 reti, l’ultima delle quali contro il Brescia anche di pregevole fattura e molte delle speranze salvezza dei biancorossi ora passano proprio dai suoi piedi, perché siamo sicuri che Melchiorri vorrà vincere anche quest’altra partita.

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