Perugia, Castori: “L’arbitro ha tenuto in vita il Palermo”

© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

"Abbiamo fatto una grandissima partita – ha detto il tecnico del Perugia Fabrizio Castori dopo il pareggio contro il Palermo - e il risultato non ci rende merito. Abbiamo subito il primo gol su palla inattiva e il secondo per una deviazione sfortunata, si può tranquillamente dire che il 3-1 con cui si è chiuso il primo tempo ci stava strettissimo, dovevamo chiudere 4-0. Loro alla fine hanno segnato 3 gol con 2 tiri e mezzo. Nel primo tempo è stato spettacolo puro, dire che abbiamo fatto una grande partita sarebbe riduttivo per questi ragazzi che la partita l’hanno fatta stratosferica, il pari non sta in cielo nè in terra. Meglio di così difficilmente riusciremo a giocare. Sbagliamo troppi gol? Non lo accetto, fare tre gol non è da tutti e non è da poco, quanti bisogna farne per vincere? Abbiamo segnato 9 gol nelle ultime 4 partite, la crescita è evidente e soprattutto costruiamo tantissimo, almeno 10 occasioni. Sono dispiaciuto, è stata la più bella prestazione del campionato’. 

Poi Castori sposta l’obiettivo sull’arbitro: ‘Dovremmo aprire un capitolo a parte sulla direzione arbitrale e in particolare sulla distribuzione dei cartellini, che contano molto perchè condizionano la gestione della partita. Ogni intervento nostro veniva punito, ogni intervento loro scattava la sanatoria e questo ha finito per condizionare, perchè io nella ripresa avevo Lisi e Santoro ammoniti e li ho dovuti sostituire. L’arbitro ha tenuto in vita il Palermo, questi arbitraggi condizionano sempre i più deboli al cospetto dei più potenti e queste cose mi fanno arrabbiare. Gli errori? E’ ingeneroso andare a cercare errori dei nostri in una partita del genere, certo, forse non avremmo dovuto concedere il cross del terzo gol ma ci sta abbassarsi in quelle situazioni come ci sta giocare il secondo tempo con apprensione dopo il fortunato secondo gol del Palermo, quando avremmo dovuto invece andare in scioltezza. Io sono sempre più fiducioso, quando andiamo forte non ce n’è per nessuno e la condizione mi aspetto che migliori ancora…’.