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Il Crotone resta in Serie B: interpreti sopraffini ma la vittoria è di tutti

di Attilio Malena

L’urlo liberatorio dello Scida al fischio finale del direttore di gara Fabbri da colonna sonora alla splendida salvezza del Crotone. Una permanenza in B, sofferta, non scontata ma meritata: per il gioco espresso durante l’arco dell’intera stagione, l’identità di gioco mostrata anche in trasferta contro gli avversari più difficili e per una società diventata modello di calcio per chi vuole approcciarsi al calcio di Serie B.

Tanti i protagonisti dell’ennesima ottima stagione, dalla proprietà, che è rimasta vicina alla squadra anche i nei momenti più difficili predicando calma a Massimo Drago, tecnico vincente, coraggioso e preparato che potrà affrontare senza problemi palcoscenici più prestigiosi. Il direttore sportivo Giuseppe Ursino, sempre in prima linea sul calciomercato, trecentosessantacinque giorni al lavoro per scovare i talenti del domani, lanciarli, valorizzarli per poi consegnarli all’intero calcio italiano. Il gruppo che nella prima parte di stagione ha sofferto ma poi si è amalgamato creando un mix perfetto tra certezze e giovani in rampa di lancio. Ciano alla stagione migliore in cadetteria, Maiello regista sopraffino, Cordaz in versione saracinesca, Claiton, valoroso baluardo fino alla fine, ecco gli ingredienti principali di un annata destinata a rimanere nei cuori di tutti i tifosi rossoblu. Il futuro è già dietro l’angolo, il Crotone ci pensa…


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