GdM - Bari, un crollo verticale: un punto in cinque gare

Iachini

"Bari, un crollo verticale: un punto in cinque gare", scrive La Gazzetta del Mezzogiorno. 

La crisi biancorossa: due soli gol all’attivo. Iachini deve correre presto ai ripari. La classifica si è complicata: due i punti di vantaggio sulla quint’ultima e tre sulle terz’ultime.

Un punto nelle ultime cinque partite, due reti segnate in 450’, un crollo verticale che ha ridotto ad appena due lunghezze il margine sulla zona playout. Il Bari affronta non soltanto il periodo più complicato della sua stagione, ma forse dell’intera era De Laurentiis. Perché forse soltanto nel 2020-21 il nuovo corso societario aveva sofferto così: anche allora si veniva da una finale playoff persa, anche in quella stagione i cambi in panchina furono due, sebbene con due soli tecnici ad avvicendarsi in panchina (da Auteri a Carrera per tornare al tecnico siciliano), ma comunque il malcontento serpeggiava per una promozione che divenne via via impossibile per poi sfumare ben presto ai playoff per mano della Feralpisalò. Ora, invece, in ballo c’è molto di più: ovvero, perdere quanto si è costruito in cinque anni di lavoro. Alla vigilia della gara con la Sampdoria il direttore sportivo Ciro Polito aveva già richiamato l’attenzione su una situazione complessa e sulla necessità di compattarsi per tenersi stretta la serie B. Il ko con i blucerchiati ha fatto risuonare fortissimo le sirene d’allarme. Perchè se non si raccoglie nulla nemmeno in un match che, per diversi tratti, è parso ampiamente alla portata, allora bisogna davvero preoccuparsi. I numeri del Bari, peraltro, sono in rosso fisso non soltanto nell’ultimo mese: la formazione pugliese è penultima per numero di vittorie (sette: soltanto il Lecco fanalino di coda peggio con cinque), ha il terzultimo attacco della cadetteria (29 reti: solo Spezia e Lecco ne contano meno con 298) e ha il penultimo rendimento esterno della B con 12 punti in 15 viaggi, con le ultime quattro gare esterne a vuoto. Insomma, gli indicatori sono «terribili» [...].